"A Miss Italia in gara una trans"
Luxuria: "Largo alle pari opportunità"
Da Salsomaggiore si sparge la voce, tam tam sul web. Il regolamento esclude chi non è nato donna. La conduttrice Milly Carlucci: "Ho visto solo 60 ragazze bellissime, il loro passato non ci interessa"
TRANS o no? Il dilemma scuote Miss Italia. A pochi giorni dall'inizio delle dirette Rai che accompagneranno i telespettatori fino alla proclamazione della reginetta di bellezza, un'ombra si addensa sulla manifestazione, se d'ombra si può parlare. Di "bufala" parla il principe Emanuele Filiberto, che sarà al fianco di Milly Carlucci nella conduzione dello show. "Ho visto tutte le 60 ragazze e sono molto belle - dice il co-conduttore - se c'è una trans in mezzo a loro, tanto di cappello perché è diventata una donna bellissima".
FOTO: LE 60 FINALISTE
Esclude la presenza di trans anche la nutrizionista di Miss Italia Sara Farnetti, specialista in Medicina interna al Gemelli di Roma. Ma il tam tam già fa il giro del web e dei media. "I legali - precisa ancora la Farnetti - stanno facendo le opportune verifiche, ma posso dire che i documenti presentati da tutte le finaliste sono in regola". Il regolamento come noto prevede solo concorrenti donna nate "come mamma le ha fatte".
"Certo - aggiunge la Farnetti - il regolamento dovrebbe essere modificato, per essere al passo con i tempi e con la scienza". E l'apertura della patron Patrizia Mirigliani è giudicata positivamente. "Si tratta di una questione delicata - conclude - in ogni caso al primo posto deve esserci l'attenzione per la sensibilità e la privacy delle ragazze".
La questione alimenta, comunque, il dibattito. Dice la sua anche Vladimir Luxuria che la giudica "un'occasione per parlare di pari opportunità". L'ex parlamentare ricorda come, proprio per protesta contro la norma del regolamento di Miss Italia che esclude le trans, sia nato il concorso Miss Trans, la cui ultima edizione si è svolta poche settimana fa a Torre del Lago. "Io qui ho visto soltanto 60 belle ragazze che sfileranno per essere incoronate come la più bella d'Italia. Il passato delle ragazze non ci interessa", taglia corto Milly Carlucci.
Convinto che il regolamento vada cambiato è anche Franco Grillini, responsabile nazionale del Dipartimento diritti civili dell'Idv. "Penso che il requisito necessario sia la bellezza e che non sia di alcun rilievo il genere. Questo concorso - sostiene Grillini - deve modernizzarsi. Finalmente a questo mondo ognuno può scegliersi il genere in base all'indentità che sente propria. Insomma, se uno si sente donna, è donna. Uno degli elementi decisivi in questa società è proprio il diritto all'identità che sente sua, al di là di quella che gli si si vuole appiccicare".
Fonte:
Repubblica