Un dia normàl

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carib.e
00martedì 9 agosto 2005 01:22
Una storiella inventata nella quale molti - credo – si potranno rispecchiare, come in molti potranno facilmente ritrovarcisi in un qualsiasi viaggio a Cuba.

Un dia normàl

Un giorno come un altro della vostra vacanza cubana. Ancora stanchi dal viaggio e non ancora in perfetta forma con il jet lag, pensate ad una giornata tranquilla di mare e di riposo. Con i vostri compagni d’avventura vi preparate ad una bella giornata di mare e, dopo aver deciso con quale mezzo di trasporto vi farete scorazzare, vi avviate lungo il Malecon, verso l’autopista che vi porterà alla Playas.

Una ventina di minuti di macchina e siete lì, dalla strada a saliscendi che vi porterà diritti alla spiaggia, già vedete il verde della natura che ingentilisce la zona e, in lontananza, il mare. Ormai è fatta, siete in vacanza, proprio ora iniziate a sentire quella sensazione che aspettavate da tempo, sin da quando avete iniziato a programmare il viaggio. Quell’aria sbarazzina con cui vi presentate, la voglia di divertirvi, la carnagione ancora piuttosto pallida, l’aria ancora spaesata, fa capire al primo sguardo che siete tra quelli sfornati da poco dall’ultimo jumbo di turno.

Il primo contatto con la spiaggia vi porta a scegliere il luogo del vostro relax. E’ automatico lo scatto mentale che vi suggerisce la zona attrezzata e dove c’è più confusione. Il pensiero di andare in una zona isolata e tranquilla, in spiaggia libera, non vi sfiora nemmeno la fantasia.

Siete finalmente lì. La prima occhiata - per capire - la buttate già dal bar, da dove, poco dopo, vi guideranno verso le vostre sedie a sdraio. Raoul, ha già tutto pronto. Vi guida e, con fare scanzonato, dopo avervi erudito sul costo giornaliero, vi informerà sui servizi che potrà offrivi, oltre alla raccomandazione di rito di non lasciare incustodite le vostre cose.

Nulla a questo punto vi farebbe cambiare idea, l’unica cosa che volete è di stravaccarvi al mare e liberare la mente da tutti i pensieri. Prendete contatto col posto, come un segugio portato sul luogo di caccia. Dovete capire l’ambiente, lo fate inconsapevolmente: è quella reazione naturale che parte in ogni circostanza simile, alla stregua della funzione degli anticorpi quando cercano di individuare contatti nocivi per il corpo. Non sempre però basta quella reazione inconsapevole per riuscire a captare bene le situazioni, dipende da soggetto a soggetto. E non tutti hanno gli stessi anticorpi.

Vi lasciate andare al poltrimento, non senza però farvi portare dal buon Raoul, la prima cerveza della giornata. Siete rilassati. La musica, immancabile, inizia a penetrarvi nella testa, senza sapere né immaginare che al vostro ritorno quel ritmo non lo riuscirete a dimenticare facilmente. Quel ritmo vi accompagnerà nei giorni successivi e si insedierà fin dentro l’anima, senza che neppure abbiate avuto la percezione di ciò.

L’immancabile poliziotto di turno, verrà a farvi le solite raccomandazioni, con fare formale e gentile. Salutandovi col saluto militare. Tanta gente intorno a voi, turisti di ogni dove. Sentite facilmente parlare italiano, inglese, francese, spagnolo. Vi girate intorno, buttate uno sguardo di qua e di là. Varie ragazze locali accompagnate; alcune turiste sole e in compagnia; molti omaccioni come voi, di varie provenienze. Facilmente notate che sono pochi i locali sulle sdraio. E normalmente sono in compagnia con un turista di turno. Noterete immediatamente invece che la maggior parte dei cubani sono accampati sulla spiaggia libera. Alla destra del lido oppure sulla battigia, facendo il bagno.

Le famiglie cubane in vacanza, si muovono con uno spirito diverso da quello con cui si muove normalmente un europeo. La birra scorre a fiumi: non pensate nemmeno di potervi confrontare, sarebbe una battaglia persa in partenza. Quando lasciano la spiaggia, il loro accampamento è subissato di lattine. E’ immancabile il pollo di rito, da assaporare sulla spiaggia.
I bambini sono uno spettacolo tutto da vedere: hanno un rapporto così immediato con la natura, che è semplicemente disarmante e, al contempo, una piacevole sorpresa. Si vive bene anche senza assillare quei poveri bambini, senza tutte quelle seghe mentali delle nostre mamme europee!

La musica vi accompagna, questa volta sono i musici di turno che vi allieteranno, con qualche Cuc di rito, con il classico repertorio della tradizione. Non dispiace, serve anche questo a liberarvi. In più potrà essere anche una piacevole sorpresa. Passa l’immancabile vecchietta con la sua bella ananas sulla testa - ormai è un tutt’uno con il suo corpo – per vendervi a pochi cuc la sua naturale mercanzia.

Siete già più rilassati, vi cominciate a sentire a vostro agio. Vi cominciate a guardare intorno in maniera diversa e più distesa. L’occhio cade naturalmente su qualche bella morena e su qualche sua piacente curva particolare in bella mostra. Ne vedrete diverse, alcune sfacciatamente compiacenti, altre meno. Qualche tentativo di approccio tutto al femminile, da una semplice richiesta di un cigarro, ad un refresco o una cerveza, senza però essere mai esplicite richieste di altro. La policia batte la zona a tappeto e difficilmente l’approccio al turista passa inosservato, specialmente quando la chica è conosciuta per il suo temperamento.

Anche il meno smaliziato capirà certi atteggiamenti. Il più delle volte infruttuosi, salvo casi di predatori di qualsiasi tipologia di buco. I nostri amici, beatamente sdraiati al sole cubano, tra uno scherzo e una bevuta, un ritmo di reggaeton e qualche chiacchiera, passeranno spensieratamente dei momenti piacevoli. Inizieranno loro stessi a cacciare quando, guardandosi intorno, le curve renderanno sempre più caldo e interessante l’ambiente, anche per il loro tipico ondeggiare al ritmo della musica. Sempre però con il piglio giocoso, continuerà il divertimento. Hanno ancora tutta la vacanza davanti e pensano solo a gioire, giustamente.

Tra un’occhiata e l’altra, però, può capitare che l’occhio cada su Quella. Lei, una bella ragazza che colpisce la fantasia. Il suo sguardo intenso e sfuggente. Quella che vi guarda ma che non vi vede. Lei, la ragazza che è riuscita a rubarvi l’attenzione e che (sembra) non ha alcuna intenzione di ricambiare il vostro sguardo che, via, via si è fatto più intenso e insistente. Lei, che ha tutta l’aria della brava ragazza, accompagnata da qualche familiare o in gruppo di amici, parenti, cugini, nipoti, nonni etc etc.

Lei è diversa. Non appartiene a quella schiera di ragazze in cerca di qualche cuc ben disposta a ricambiare con qualche effusione. Lei, si vede, è una ragazza per bene, una di quelle che non caga a nessuno. E’ Lei quella che vi piace. E’ Lei che vi tenta, anche se intorno a voi se ne vedono tante, belle, disponibili o meno, comunque piacenti e che se la tirano poco. Ma vi interessano altrettanto poco. Ormai chi ha rapito la vostra attenzione sono solo quegli occhi dalla mirada intensa e quel corpo levigato.

Sarà anche la curiosità, la voglia di conquistare quando tutto lì intorno può essere più facile, ma la vostra voglia è solo quella di attirare la sua attenzione e di dedicare la vostra alla sua conquista. Inizierete a farvi notare, giocherete col telefonino (chissà poi perché l’italiano ce l’ha sempre appresso, come la colt ai tempi del far west! Senza si sentirebbe nudo: è la sua nuova arma che sfodera ad ogni occorrenza). Inizierete il via vai in acqua, passandole davanti, inventerete qualche scusa per approcciarla. Anche quando lei non vi fila proprio, voi sarete ancor più interessati e continuerete imperterriti verso il vostro obiettivo: Lei.

Dopo vari tentativi, qualche scherzo, gioco, approccio sentirete sgretolare quel muro che sembrava impenetrabile, vi sentirete ancor più motivati ad andare avanti nella vostra caccia. Anche se di fianco a voi si è presentata una bella mulatta tutta curve e tanto spirito. In quel momento siete impegnati in una battuta di caccia e niente e nessuno vi potrà dissuadere. Specialmente dopo aver sentito il muro scricchiolare sotto i vostri colpi. Inizierete un gioco di sguardi e gesti sempre più spesso ricambiati.

Fin quando Lei non si alzerà e, con fare malizioso e intrigante, si butterà in acqua (bagnandosi solo parte del corpo però), gettandovi l’ultimo, intenso, sguardo dal bagnasciuga proprio prima di immergersi in mare. Sarà il momento in cui vi sentirete in corpo tutta l’adrenalina del cacciatore che sta per colpire la preda. Con fare disinvolto e deciso, passerete all’attacco e, a vostra volta, posando gli occhiali da sole d’ordinanza sulla sdraio, vi lancerete verso la preda. Vi butterete a mare con noncuranza dirigendovi “casualmente” dall’acqua verso di lei.

Siete vicini. Inizia la conversazione, avrete l’impressione che la corazza che la ricopriva sia sparita come sciolta dall’acqua (incuranti del fatto che gli approcci ormai sono vieppiù marini che di spiaggia!). Lei sarà carina con voi. Il primo importante passo è fatto, adesso bisogna pensare di chiudere la caccia. Tra una chiacchiera e un gioco, tutto diventa più facile. L’appuntamento per la sera è già cosa fatta. Lei – seria – non può passare con voi la giornata: è in compagnia. Inizia così un altro gioco, un via vai spiaggia-mare, mare-spiaggia. Un gioco di sguardi più intensi e intriganti. Non avrete occhi che per Lei. Penserete alle ore che vi separano dal vostro incontro.

Il resto lo lascio all’immaginazione. Ognuno potrà terminare il racconto secondo la sua fantasia e la sua esperienza. Io però, brevemente, proseguirei con una considerazione.

Un dia normàl.
Un dia normàl? Quel “dia normàl” potrà cambiare la vostra vita, siate consapevoli di questo. Dopodiché proseguite pure nel racconto. Io per quanto è nella mia esperienza, ho sempre pensato di non voler ricordare quel giorno diversamente da un dia normàl. Non ho mai pensato che dovesse diventare una ricorrenza. E non lo è mai diventato.

“Lo que paso, paso entre tu y yo …”


Fate voi.

Con questa immaginazione me ne vado in vacanza[SM=x82294] [SM=x82294] [SM=x82294] .
A risentirci a settembre :76: .

Ciao a tutti [SM=x82287] [SM=x82287] [SM=x82287]


P.S. chi la preda e chi il cacciatore?[SM=g27833]


_________________________________

il mio blog sui viaggi
http://appuntidiviaggio.clarence.com

[Modificato da carib.e 09/08/2005 2.19]

viernes
00martedì 9 agosto 2005 14:03
Re:


Con questa immaginazione me ne vado in vacanza[SM=x82294] [SM=x82294] [SM=x82294] .
A risentirci a settembre :76: .



[SM=x82287]
giordaloco
00mercoledì 10 agosto 2005 07:49
PENSACI
[SM=x82287] [SM=x82287] [SM=x82287]

Ciao Giordano[SM=g27836]
Gian di Genova
00mercoledì 10 agosto 2005 14:49
Preda e cacciatore
Buone vacanze ed...... i soliti noti a lavorare:81: :81: Ci risentiamo x raduno a Firenze.
A proposito del racconto, tipico di una spiaggia cubana ma anche di altri luoghi, il cacciatore e' la presunta predamentre la preda e' il presunto cacciatore:78:
Saluti, Gian[SM=x82287] [SM=x82287]
aston villa
00mercoledì 10 agosto 2005 14:56
De nuevo in vacation.........[SM=g27820] [SM=g27824]

Divertiti tanto a tirare il carretto sono sempre i soliti......[SM=g27825]
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