Una lunga storia...

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Sir Farrell
00venerdì 20 aprile 2007 12:51
Salute a voi tutti, in questo tempo passato tra le mura della mia casa ho cominciato un lungo viaggio... Un lungo viaggio dettato dalla mia immaginazione e dalla mia penna! Ho cominciato a scrivere un racconto. Per ora ho completato solo poche pagine ma presto aggiungerò i capitoli successivi.
Spero tanto sia di vostro gradimento...





Era una fresca mattina d’estate e gli affari andavano a gonfie vele per Noradir Darath’Miller, anzi, Sir Noradir come usava farsi chiamare. Sapeva benissimo che non aveva nessun titolo nobiliare ma quel prefisso gli dava un che di importante.
Si vendeva bene in quella città, nonostante fosse piccola gli acquirenti erano molti. I gioielli, le pietre preziose e le monete antiche erano il pane quotidiano di Noradir fino all’arrivo di un uomo, Dargash Nergath. I preziosi che passavano sul bancone del gioielliere si fecero sempre di meno, le vendite erano poche e gli incassi non sufficienti per poter continuare una vita normale.
Nergath aveva ormai comprato tutte le terre attorno alla cittadina e aveva obbligato i poveri abitanti a pagargli pesanti tributi. Nonostante le pietre preziose fossero la sua passione non era di certo Sir Noradir il suo venditore preferito. Qualcosa però lo aveva incuriosito in una delle poche visite nella bottega del gioielliere: si trattava di un piccolo anello custodito in una teca. Nessuno si era mai interessato a quel oggetto, forse per il grosso cartello “non in vendita” che penzolava dal piedistallo.
L’anello era piccolo e spartano ma di valore inestimabile; portava inciso un sigillo, una grossa D con una piccola M all’interno: Darath’Miller. Noradir non si sarebbe mai separato da quell’oggetto appartenuto a numerosi antenati della famiglia, ma oramai era stato spogliato di tutti i suoi averi e la richiesta di Nergath non poteva non essere accettata.
Vide uscire dal suo negozio l’avido signore con il suo piccolo anello tra le mani. Un giorno o l’altro sarebbe stato nuovamente suo…

***

Merrin maneggiava bene la scimitarra, ma risultava ancor più letale quando le scimitarre erano due. Ormai l’allievo aveva superato il maestro e le aspettative di Dargash Nergath di farlo diventare un’ottima guardia del corpo erano fondate. Era molto giovane il ragazzo ma la sua storia era già molto lunga e travagliata. I suoi genitori non c’erano più e lui sapeva perché… Rispondeva a tutti quelli che gli chiedevano di mamma e papà con le solite parole, crude ma eloquenti:
“Sono morti!”, e non diceva nient’altro.
In realtà teneva dentro di se una dura verità e volentieri avrebbe voluto rispondere così:
“Ero piccolo, ma ricordo tutto, non me ne dimenticherò mai! Quella notte io ero tranquillo, sdraiato nel mio letto mentre fantasticavo sulle storie che mio padre mi raccontava ogni giorno, storie di draghi e di eroi. Ma durante la notte mi svegliai di soprassalto, una luce improvvisa, urla, fuoco. Fuori, in cortile, mio padre combatteva contro un uomo, anzi, un mostro, avvolto dalle fiamme. Quell’essere brandiva un’enorme sciabola che roteava con grande maestria. Mio padre non era un ottimo spadaccino e le sue abilità non erano tali da sopraffare quell’uomo. Cercai di difendere mio padre. Mi gettai su di lui, passando sopra i corpi ormai senza vita di mia madre e mia sorella. La bestia mi guardò con i suoi ogghi iniettati di sangue e di fuoco. Ricordo solo le fiamme, il calore e nient’altro. Mi risvegliai probabilmente molti giorni dopo, la mia casa era cenere. Come potevo essere vivo?! Sul mio corpo non rimaneva nulla dello scontro tranne una grossa cicatrice lungo tutto il collo.
Stremato raggiunsi la casa più vicina. Un contadino mi soccorse e mi affidò alle cure di Sir Nergath, che fece di me un guerriero”.
Ma non raccontava mai la storia per intero. Voleva tenersi dentro il proprio dolore, per riversarlo tutto in una volta, il giorno in cui avrebbe trovato l’assassino della sua famiglia.
Le notti in casa Nergath passavano tranquille per Merrin fino all’arrivo di un uomo. Entravano ed uscivano mercanti da quella casa, ma quello aveva qualcosa di strano. La curiosità del giovane lo portò ad origliare tutta la conversazione tra il mercante ed il Signor Nergath. Non c’era nulla di strano, il solito mercante che voleva vendere una gemma. Merrin torno allora ad occuparsi delle sue scimitarre.
Da quel giorno però nulla fu così tranquillo come al solito, i sogni del giovane spadaccino si erano trasformati in incubi tra i quali l’unico denominatore comune era il fuoco. Odiava il fuoco, aveva portato via la sua casa e la sua famiglia. La pietra del mercante nascondeva qualcosa, Merrin lo sentiva, percepiva uno strano potere dentro di essa. Ne voleva sapere di più.
Una notte radunò tutti i suoi vestiti, raccolse le sue armi e decise che era giunto il momento di indagare più a fondo su quella pietra. Non era più un ragazzino ormai, quella sera sarebbe stata l’ultima in casa Nergath.

***
Erano passati due anni dal momento in cui l’anello della famiglia Darath’Miller era uscito dalla porta della gioielleria. Ormai neppure il negozio era ancora di proprietà di Noradir, era stato costretto a venderlo, piegato dal peso delle tasse. Il gioielliere pensava sempre al giorno in cui si sarebbe ripreso l’anello e sapeva che quel giorno non era lontano. In quegli anni aveva affinato le sue abilità da ladro ed aveva acquisito un’agilità straordinaria, cosicché una notte si decise ad agire.
Indossò il suo mantello e uscì frettolosamente dalla sua casa. Era solo un’ombra nella notte, un lampo nero tra i vicoli della città. Le mura della grande dimora Nergath si stagliavano come grosse montagne davanti ai suoi occhi. Noradir estrasse il rampino dal suo zaino, cominciò a farlo roteare e lo lanciò verso una finestra. La prova era cominciata.





Ho inserito anche qua il mio racconto per rendere partecipi anche gli avventori che non mettono piede fuori da questa taverna
ÅmãthiN
00venerdì 20 aprile 2007 13:26
Davvero un bel racconto Messer Farrel.. aspetto con ansia il seguito..

OC: Ma è di tua invenzione? Se così.. caspio complimentoni [SM=g27811]
Sir Farrell
00venerdì 20 aprile 2007 13:49
grazie mille! spero tanto che la mia ispirazione sia fervida come al solito...

OC: si, è di mia invenzione ed infatti lo posso continuare solo quando ho tempo!!
@Efreet@
00venerdì 20 aprile 2007 14:26
Questa storia mi è familiare.. me l'avevi già raccontata per caso?
Sir Farrell
00domenica 22 aprile 2007 20:49
chiedo a tutti di leggere l'incipit della storia che voglio scrivere, mi piacerebbe tanto sapere le vostre opinioni!

grazie
KiArA =Elektra=
00lunedì 23 aprile 2007 13:05
Sir Farrell, i miei complimenti! [SM=g27811]
Sax Sheppard
00lunedì 30 aprile 2007 15:12
Caro figlioccio pisano,

i miei complimenti. Intravedo un bel futuro per te.
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