X Il Bolognese

Ma scusa, il pernacchio lo dedichi a me per caso, bella gnocca napoletana?

Il pernacchio è dedicato a chiunque lo senta proprio..

Detto ciò, sti napoletani san fare di ogni cosa un'arte..

Proprio di tutto tutto?

Blumare369, 03/03/2010 15.14:

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Proprio di tutto tutto?

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Boh?

Claro que sì

L'80% dei lavori esistenti al mondo l'abbiamo inventati noi

@Mimmi the Maneater@, 03/03/2010 15.30:

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Claro que sì

L'80% dei lavori esistenti al mondo l'abbiamo inventati noi

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E anche il 90% delle maniere per non lavorare..


Avrò qualche gene napoletano?

Mr Weiss, 03/03/2010 15.33:

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E anche il 90% delle maniere per non lavorare..

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elementare, Watson ma tiramm semp a campà

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Avrò qualche gene napoletano?

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visti i tuoi geni multietnici può anche darsi

Mr Weiss, 03/03/2010 15.33:

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E anche il 90% delle maniere per non lavorare..

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Ma non era quello l'equivalente dell'80% detto da Mimmi?

@Mimmi the Maneater@, 03/03/2010 15.30:

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Claro que sì

L'80% dei lavori esistenti al mondo l'abbiamo inventati noi

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... ma li fate fare agli altri

Anche Mussolini quando venne a Napoli a promettervi pane e lavoro, gli gridaste in coro: "Ci basta nù pane...ci basta nù pane"

Blumare369, 04/03/2010 21.19:

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... ma li fate fare agli altri

Anche Mussolini quando venne a Napoli a promettervi pane e lavoro, gli gridaste in coro: "Ci basta nù pane...ci basta nù pane"

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impossibile, tutte menzogne, noi avremmo così risposto "c'abbast o pan"

'O pernacchio non è un suono.
'O pernacchio è rivoluzione, è
libertà. 'O pernacchio è 'a voce
d' 'a gente ca nun tene voce. 'O
pernacchio è un calcio in culo a
tutt' 'e putiente.

Benedetto Casillo

'O pernacchio, in italiano “vernacchio”, è un tipico gesto scurrile e molto antico, tanto è vero che lo descrivono Petronio nel “Satyricon” e Tito Livio nell' “Historia magistra vitae” . Molto più efficace di tante parole, in certe circostanze, il pernacchio napoletano è una vera e propria arte. De Jorio ne “La mimica degli Antichi investigata nel gestire napoletano” dà la seguente definizione: “bocca gonfia d'aria e forzatamente chiusa, mano aperta e portata rovescia sul labbro superiore in modo che esso sia compresso dallo spazio che è fra l'indice e il pollice. Disposte così le dita sul labbro superiore e premendolo a replicati colpi, si viene a comprimere la bocca già oltremodo gonfia d'aria, la quale, forzata dagli urti interpellati, nell'uscirne a diverse riprese, farà gli scrosci, che sono quelli a cui si dà il nome di vernacchio”. Tale gesto è stato utilizzato anche nel cinema e nel teatro, specialmente dai celebri Totò e Eduardo De Filippo. L'idea di insulto e di oltraggio che gli si attribuisce nasce dalla somiglianza che il rumore del vernacchio produce con quello che il nostro corpo emette quando espelliamo l'aria chiusa nei nostri visceri. Al tal uopo, il pernacchio vuol significare, come avrebbe detto Eduardo, che il destinatario è " 'a schifezza, d' 'a schifezza, d' 'a schifezza 'e l'uommen'

'O pernacchio è nu cavc 'n cul 'o Bolognese