STATO ATTUALE DELLA MANUALISTICA PER QUANTO RIGUARDA I DROIDI
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Un droide è sostanzialmente un assistente meccanico, progettato e programmato per adempiere ad un determinato compito: esempi del loro utilizzo sono la riparazione del guscio esterno di un reattore a fusione, dove la radiazione è talmente elevata da uccidere una persona, indipendentemente dalle protezioni indossate, nell'arco di pochi minuti di esposizione; fino all'impiego in sala operatoria, dove gli arti meccanici dei droidi vengono utilizzati per effettuare operazioni chirurgiche che richiedono un elevato grado di precisione come la riparazione di danni cerebrali. Non bisogna aspettarsi di trovare degli androidi (robot umanoidi): lo scopo principale di questi sistemi è solitamente molto specifico, ed anche se non mancano casi di sistemi di aspetto quasi umano (o simile all'aspetto di qualsiasi altra razza) si tratta di casi rari nei quali è effettivamente richiesta una caratteristica estetica. Per esempio, nell'assistenza agli anziani o negli asili può essere preferibile avere a disposizione un droide che sia esteticamente meno impersonale. Per la stragrande maggioranza dei casi, dai robot riparatori fino a quelli da combattimento, avere un sistema che possa muoversi con più di due zampe o sia dotato di più di due arti prensili è solitamente una priorità, e dunque ci si ritrova con robot che di umanoide hanno ben poco.
La differenza principale tra l'equipaggiamento “standard” è un droide è il fatto che quest'ultimo è, in larga misura, completamente autonomo ed è in grado di svolgere compiti anche molto complessi senza la supervisione di nessuno. Per questo motivo, essi vengono modellati in maniera molto simile ad un Personaggio, ossia sono dotati di Caratteristiche, Abilità e Specializzazioni (o meglio, della loro controparte robotica): si tratterà però di parametri fissati in base alla qualità dell'attrezzatura del droide, per esempio il processore interno determinerà le capacità autonome (in sostanza l'intelligenza) e la prontezza dei riflessi); analogamente, Abilità e Specializzazioni dipenderanno dalla programmazione e dagli strumenti a disposizione del droide, e per apprendere qualcosa di nuovo occorrerà modificare la prima.
Procedendo in maniera duale rispetto al discorso fatto per i Personaggi, è per prima cosa necessario stabilire le Caratteristiche di un droide:
Resistenza: è l'equivalente della Vitalità per i Personaggi. Indica cioè la resistenza di un droide agli urti, alle temperature o agli attacchi fisici. Può essere modificata dall'aggiunta di corazze o di sistemi che proteggano l'elettronica di bordo dalle radiazioni. Dipende anche dalle dimensioni del droide, dal momento che un robot molto piccolo probabilmente non è in grado di montare delle protezioni molto pesanti.
Intelligenza: è un termine improprio per un sistema meccanico, dal momento che le “intelligenze artificiali” conosciute nella GalCop, per quanto perfezionate, riescono solo a simulare il pensiero senziente. In ogni caso, questo parametro è un indice della capacità del droide di risolvere situazioni complesse e nuove, solitamente seguendo un algoritmo che simula un processo di risoluzione per tentativi del problema in esame. Un programmatore esperto – o un processore più avanzato – possono migliorare questo parametro.
Forza: è essenzialmente un indice delle capacità di carico di un droide. Qualsiasi “aggiunta” costituisce un aggravio di peso, e se il totale risulta eccessivo il sistema non sarà in grado di muoversi, oppure se si muoverà lo farà con estrema lentezza e goffaggine.
Destrezza: l'agilità di un droide misura la sua velocità di reazione agli stimoli esterni. Dipende essenzialmente dalle capacità di calcolo interne al processore, nel senso che un sistema più veloce riuscirà a reagire con una maggiore prontezza rispetto ad uno magari più economico ma con prestazioni meno elevate; anche il sistema di locomozione può essere determinante: un droide movimentato mediante due o più zampe sarà più a suo agio su terreni accidentati rispetto ad un robot su ruote.
Stabilite quali sono le Caratteristiche, si può procedere con l'analisi delle Abilità: anche in questo caso, esse dipendono fondamentalmente dalla programmazione e dall'equipaggiamento in dotazione al droide. Per prima cosa, allora, occorre considerare quali sono i compiti più comuni nei quali vengono impiegati questi robot:
Controllo di processi: molti droidi vengono utilizzati nell'industria per tenere sotto controllo un determinato processo industriale, per esempio la sintesi di una data sostanza chimica o la produzione di energia elettrica. In questo senso, si tratta di robot che controllano robot, visto che ormai gran parte della produzione industriale è meccanizzata. Un droide controllore di processi si può collegare al sistema ed ottimizzarne le prestazioni agendo da regolatore, può fare previsioni su guasti o malfunzionamenti e può prendere le contromisure necessarie, solitamente sotto la supervisione di un controllore in carne e ossa.
Riparazione: i primi droidi salirono a bordo delle astronavi affinché il personale di bordo potesse riparare lo scafo esterno senza dover fare una “passeggiata spaziale” in prima persona. Da allora, i robot hanno invaso molti altri reparti di un vascello spaziale: per esempio, il tokamak che fornisce l'energia a tutta la nave è costantemente ispezionato, almeno all'esterno, da piccoli robot riparatori che intervengono prontamente per impedire che una microfrattura possa, in un tempo più o meno elevato, portare alla rottura del reattore ed alla conseguente fuoriuscita di plasma ad altissima pressione e temperatura. A bordo di ogni astronave esiste un magazzino droidi, e le squadre di ingegneri addette alle riparazioni – interne ed esterne – hanno essenzialmente il compito di supervisionare il lavoro di questi assistenti meccanici mentre aggiustano qualsiasi sistema abbia subito danni.
Chirurgia: c'è stato un tempo, lontano ormai parecchi secoli, in cui la gente preferiva essere operata da medici in carne ed ossa, temendo che una macchina avrebbe potuto commettere errori irreparabili ed in generale c'era una forte diffidenza nel farsi “tagliuzzare” da qualcosa completamente privo di cervello. Per fortuna dei pazienti, questa concezione (e le macchine stesse) è stata superata: oggigiorno, tutte le operazioni vengono condotte da un droide medico che, sotto la supervisione dell'equipe chirurgica, manovra una serie di sonde. La chirurgia è stata rivoluzionata da questo nuovo approccio, nel quale qualsiasi operazione può essere condotta senza bisogno di bisturi (gli unici segni sono alcune cicatrici circolari dove sono state introdotte le sonde) e con un grado di precisione superiore.
Costruzione: come già detto, un campo in cui i droidi sono largamente utilizzati è quello dell'industria. Oltre al controllo dei processi, un impiego molto comune è quello della costruzione: si tratta di robot dalle limitatissime capacità intellettive, dal momento che molto spesso essi vengono utilizzati nelle catene di montaggio e dunque non è richiesto molto più di un compito ripetitivo per il quale non occorrono dispositivi di controllo particolari (ad essi provvede invariabilmente un droide di controllo). Inoltre, raramente questi sistemi sono dotati di un sistema di movimentazione o sono molto diversi da un grosso arto snodabile con uno strumento all'estremità.
Relazioni interpersonali: è l'unica categoria in cui effettivamente si rendono necessarie un aspetto “umano” (o equivalente) ed una notevole capacità di ragionamento per poter interagire in maniera credibile con esseri senzienti. I droidi per relazioni interpersonali, solitamente definiti androidi a causa del loro aspetto, devono essere in grado di una grande varietà di compiti, la quasi totalità dei quali di natura intellettiva. Per questo motivo, in questo campo sono necessarie una capacità di calcolo estremamente elevata (per simulare nel modo più credibile l'intelligenza) ed una programmazione che è probabilmente la più complessa in assoluto. Ormai quasi tutti i processori per androidi vengono progettati da equipe miste di roboticisti, matematici e neurologi; la loro dotazione software rappresenta una sorta di Santo Graal per gli informatici ed i matematici, ed è segnata da una continua evoluzione ed ottimizzazione.
Combattimento: il primo campo in assoluto ad aver visto un vasto impiego di droidi è stato quello bellico. Dapprima sono stati introdotti scout meccanici dotati di fotocamere e di una logica abbastanza primitiva, il cui scopo era essenzialmente quello di pattugliare la zona di guerra per individuare la disposizione del nemico; successivamente iniziò la produzione in massa di un vero e proprio supporto alla fanteria, con droidi alti fino a tre metri che fornivano una copertura per le truppe durante gli assalti ed erano dotati di una spropositata quantità di armi.
I droidi da combattimento sono quelli più potenti, perché hanno la necessità di portarsi dietro una spaventosa quantità di equipaggiamento e di corazza; per contro, non sono particolarmente intelligenti: il loro nucleo di calcolo deve essere in grado di distinguere gli amici dai nemici e deve essere in grado di riconoscere una serie di ordini vocali, ma il resto della loro “intelligenza” si limita al seguire un cammino prefissato o alla precisione di tiro.
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I miss the last bus, we take the next train
I try but you see, it's hard to explain.
[Modificato da 'Kane' 15/01/2006 22.33]