formicaio fai da te

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asiletto
00domenica 20 giugno 2010 17:14
sistema modulare
le "teche" che ho allestito per le mie colonie

non ho utilizzato i classici formicai in gesso o ytong perche' troppo pesanti ed ingombranti

volevo avere la possibilita' di accedere alle singole camere del formicaio per una eventuale manutenzione.

ho preso spunto da questo sistema www.youtube.com/v/GdYac-Z8R4Y&rel=1 utilizzato per una colonia di atta sexdens (che mi piacerebbe allevare, dopo aver fatto un po' di esperienza con formiche piu facili)

ho acquistato su www.modulor.de i box di plastica trasparente 95x65x45 (100 per 31€)



ho praticato sui lati dei fori da 14mm e li ho collegati facendo entrare a forza delle sezioni di tubo trasparente da 15mm.



l'alternativa piu elegante era utilizzare delle sezioni di tubo di plexyglass trasparente, ma sono ancora dubbioso sulla tossicita' del collante per plexiglass, prima di utilizzarlo voglio fare dei test

dei pezzetti di scotch di carta sono utilizzati per chiudere i singoli box e fungono da misura di sicurezza per evitare fughe accidentali





per mantenere una certa umidita ho posizionato sul fondo delle singole camere delle lastre di ytong imbevute d'acqua. periodicamente dovro' inumidire l'ytong ma la cosa non mi preoccupa troppo, le lasius e le messor non sono particolarmente esigenti in fatto di umidita'



su alcuni moduli ho fissato con la colla a caldo della rete di alluminio con fori da 0.2mm per la ventilazione

con questo sistema vorrei riuscire ad espandere il formicaio mano a mano che la colonia cresce aggiungendo nuovi moduli.

all'inizio utilizzavo un cavetto riscaldante per mantenere una temperatura di 25-30 gradi, pero' non riuscendo a controllare la temperatura sono passato ad un "termosifone" costituito da una vaschetta da 5 litri circa con un termoriscaldatore per acquari.



i singoli moduli sono posizionati in un contenitore buio accanto al suddetto termosifone, e sono facilmente estraibili per osservarli e fotografarli





ho due colonie gestite con questo sistema, se funziona penso di spostare anche le rimanenti

al momento le colonie sono molto giovani e non ho riscontrato problemi, vedremo in futuro come si comporta il mio sistema. in particolare spero che le messor non riescano a scavare i tubi di plastica o l'alluminio
ex-technoleso
00martedì 22 giugno 2010 00:30
Bravo ma che bello,si vede che ti sei impegnato molto per pensare come farlo e tovare i materiali a poco..Ti lascio i miei complimenti se hai delle novità posta pure che a me piacciono queste cose [SM=x1221922]
GianniBert
00martedì 22 giugno 2010 12:24
Il sistema che hai adottato è ottimo per le colonie popolose come le Atta. infatti è suggerito anche sul libro di Wilson e Holldobler. L'unica cosa che mi lascia perplesso è l'altezza dei moduli, che va benissimo per le Atta (che riempirebbero i moduli di micelio coltivato) e non so quanto possa essere gradito dalle Messor che hanno nidi molto estesi, ma non hanno bisogno di camere ariose e spaziose in altezza.
Io credo che loro si adatteranno benissimo lo stesso, ma potendo, ti avrei suggerito scatole alte un terzo, nel loro caso. Secondo me puoi anche evitare la copertura a buio, perché ho visto che le formiche si abituano presto e non hanno bisogno assoluto di questa esigenza, anche se è un buon sistema per farcele entrare spontaneamente in fretta.
Un suggerimento: prova a dotare qualcuno (giusto per vedere se è gradito) dei tuoi moduli di più ripiani, magari trasparenti anch'essi, in modo da limitare lo spazio occupato in orizzontale ma sfruttando maggiormente l'area delle scatole (sto pensando a dei ripiani di plexiglas forati qua e là); avresti così un formicaio "a vista” sfruttato anche in verticale.
Ovviamente è solo un'idea, ognuno di noi deve adattare la propria fantasia e i propri mezzi e spazi come gli sembra più funzionale! L'importante è che le formiche si adattino bene e le osservazioni siano ottimali.
Bel lavoro!
asiletto
00martedì 22 giugno 2010 23:55
Re:
alle mie messor la luce non piace per nulla, sono molto schive, immagino dipenda dal fatto che la colonia e' ancora piccola, appena sposto il foglio che scherma la provetta prendono le larve e inziano a traslocarle.. ;) cerco di disturbarle il meno possibile per ora

buona idea quella dei divisori in plexiglass, nel week end cerco un qualche attrezzo per tagliare il plexiglass in maniera pulita e provo a farli, grazie per il suggerimento!

avevo provato a fare una cosa simile scavando l'ytong con una sega da legno (allego foto) ma ha il terribile difetto che non si puo' vedere nell'intercapedine..



ecco il setup delle camponotus herculeanus, qui al posto dell'ytong ho messo del legno di abete scavato. il legno e' preso da un listello comprato al brico e non e' legno marcio, non volevo introdurre del legno marcio in un ambiente chiuso temendo muffe e parassiti



da quando ho spostato le herculeanus al caldo, su suggerimento di GianniBert, sono decisamente piu attive e mi sembra che anche il mucchio delle larve siano aumentate di volume, forse sono cresciute o forse c'e' qualche nuovo uovo

ho notato che c'e' molta differenza tra alcuni esemplari, guardate in queste foto una ha il torace rossiccio l'altra e' completamente nera.. sono forse due caste diverse?



GianniBert
00mercoledì 23 giugno 2010 14:56
In questo caso non parlerei di caste diverse. Si tratta, secondo me, di semplici differenze di sviluppo, dovute all'alimentazione o ad altre cause. Anche nelle mie C.h. le prime operaie sono tutte al di sotto delle dimensioni classiche di una colonia matura, con lievi differenze di stazza e colore. Credo che già alla seconda generazione, la covata assistita da più nutrici, e ben fornita di cibo, possa migliorare in salute.
Per avere i primi soldati, che in questo caso sono operaie maggiori dotate di un capo più massiccio (ma niente a che vedere col polimorfismo delle Messor, ad esempio), sarà necessario raggiungere una popolazione di una cinquantina, forse 100 operaie; ma è il primo anno (effettivo, visto che ho raccolto la regina a giungo 09) che allevo anche io le C.h., e non ho esperienze dirette.
Appena possibile ti mando una foto e un paio di consigli su come ho risolto la costruzione di un nido di legno (anche io uso il pino) che sarà necessario più avanti, quando la colonia crescerà. Hai fato bene a usare il legno fresco stagionato! Altrimenti lo bucano facilmente!
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