Mr Weiss, 27/06/2012 14.43:
Da due o tre anni sono un virtuoso in prima classe, e da quando ci sono quelli in prima classe a cui prima le assicurazioni davan la caccia son quasi viceversa cacciati da queste organizzazioni a delinquere che ora si lamentano del poco guadagno con i poco incidentati.
Ma dico io: per poco che gli do son soldi comunque puliti che agguantano visto che mi vedono solo per suddetto versamento!
Altra cosa che mi ha stupito è che le assicurazioni on line mi risultano molto più care a pari di garanzia di quella che ho già (Uniqua).
Ora capisco se devon portare avanti un belin di ufficio e pagare lo stipendio ad un paio di segretarie, ma così dove capperino le hanno le spese!?
Mi dite come siete messi voi con le assicurazioni per avere un quadro più generale?
Beata ingenuità!
Le assicurazioni on-line si basano proprio sul principio che hai detto tu. Fidano sul consumatore coglione che dice on-line costa meno perché non hanno spese. Invece non è vero affatto.
Le assicurazioni amano quelli che fanno piccoli incidenti perché col bonus-malus prendono di più. Ormai tranne che in qualche regione i carrozzzieri sono tariffati e non possono fare la cresta se non in minima parte.
Le assicurazioni sono organizzazioni criminali col bollino di Stato.
Le assicurazioni assicurano in maniera truffandina, perché oggi ci sono milioni di giovani sotto i 25 anni che prendono la macchina e loro paganpo uno sproposito. La scusa è che fanno più incidenti, ma non è vero affatto. Vengono esaltati gli incidenti del sabato sera per giustificare la scusa. Un 23 enne che duida da due anni e non ha mai avuto incidenti paga due volte quanto paga un ottantenne. Ma glo ottantenni alla guisa sono pochi e anche se fanno sinistri sono piccoli sinistri. I giovani sono milioni e pagano uno stonfo anche se non fanno incidenti.
Ho venduto la mia macchia a mio figlio. Io pagavo 800 euro, mio figlio 23 enne ne paga 1600.
LO Stato favorisce la truffa perché molti politici sono nelle assicurazioni.
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Generalità: Giordano Bruno
Sono eretico, ironico e autoironico, ateo, dissacrante, cinico, odioso. Inutile cercare in me qualcosa di apprezzabile. Meglio evitarmi.