00 11/04/2013 16:05

Un altro aneddoto che mi è venuto in mente solo ora:
Che Isaac Asimov sia stato uno dei maggiori esponenti della narrativa fantascientifica è un dato di fatto incontrovertibile.
Eppure il concetto di “cervello positronico” utilizzato per dare “coscienza” ai robot della sua trilogia,è una teoria impossibile.
(I positroni, essendo delle anti-particelle, non potrebbero esistere in un universo come il nostro fatto di elettroni, poiché le due particelle opposte si annichilirebbero in una frazione di secondo distruggendo la materia.)
Asimov ci ha giocato sopra e ha scelto il termine “positronico” perché gli sembrava “adatto a un racconto di fantascienza”.
Nulla viene tolto al fascino dei romanzi in questione,ma mi chiedo quanti lettori di Isaac si siano mai posti il pensiero di quanto fosse plausibile un cervello positronico.

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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."