00 27/05/2014 23:21

Non mi pare di essermi mai dichiarato meglio o peggio di qualcuno.
Non ho la presunzione di pensare che le mie esperienze valgano più o meno quelle di altri.
Le mie esperienze potrebbero valere di più solo in caso di mancanze d’esperienza altrui..solo in quel caso potrebbero essere considerate di un certo valore.
Non sono meglio o peggio..sono semplicemente diverso.
Spero che almeno questo me lo concediate.

Ma probabilmente la mia affermazione farà pensare che dicendo diverso io intenda migliore..così come qualcuno potrà pensare che io sia un ipocrita che predica pace e poi attacca chi la pensa diversamente.
In realtà a me non piace la guerra..ma se mi sparano addosso,sarei stupido a non rispondere al fuoco.
Per la serie: Buoni sì..ma non coglioni.

Sono infastidito dall’intolleranza generalizzata..sono infastidito dai pregiudizi generati dalla pancia e che non passano mai dal cervello..sono incazzato quando sento parlare di argomenti che non si conoscono..mi infastidisce parecchio chi ti guarda storto o esprime sentenze senza conoscere un cazzo della tua vita..mi irrita chi non sa usare le orecchie per ascoltare ma in compenso ha il vizio di usare la bocca anche a sproposito.
E odio visceralmente quelli che si schierano nel mezzo sbandierando le solite parolone magiche..”Moderazione”..”Quieto Vivere”..”Libertà”..parole delle quali non conoscono il significato ma fanno tanto equilibrati..stanno nel mezzo e non prendono mai posizione..sono paraculi neutrali..come la Svizzera..

Siamo tutti diversi,no?
Partiamo tutti dallo stesso punto e poi ciascuno costruisce il proprio carattere..segue il proprio percorso..e in base alle esperienze si forma opinioni,giusto?
Nonostante istintivamente siamo portati a formare gruppi,famiglie o schieramenti,restiamo tutti individui..
Individui con un istinto di socializzazione,ma pur sempre unici.
Sarà forse che la solitudine ci spaventa..sarà che il calore di persone potenzialmente affini a noi,ci conforta e ci fa provare una certa impalpabile sicurezza..non so..fatto sta che la condivisione di comportamenti e modi di pensare ci facilita la vita.
Il vero problema si presenta quando la condivisione si trasforma in omologazione.
Molti pensano: “Eh,cazzo!Se la maggioranza delle persone (che poi ci sarebbe da stabilire se quella globale o solo quella occidentalizzata) la pensa in un certo modo,significa che pure io ci azzecco,no?”
Mah..visto certi atteggiamenti e comportamenti di questa presunta maggioranza,mi fiderei poco..ma ognuno è libero di recepire la cosa che gli fa più comodo.
Aderire costantemente al “pensiero comune” fa correre il rischio di perdere l’abitudine a pensare con il proprio cervello.

Se uno si guarda intorno cosa vede?..una gran quantità di schifezze..e tutte rigorosamente sostenute dalla grande teorica “maggioranza”.
Egoismo..intolleranza..scarsa memoria..mancanza di empatia..povertà e disperazione..sindrome di benesseri acquisiti..tendenza a razionalizzare tutto,sempre e comunque..
Tutte cose lecite,purtroppo..tutte cose diffuse..così diffuse e radicate che hanno finito col diventare comuni,e quindi assimilabili dalla “maggioranza” (sempre relativa).
Alla fine è più semplice restare nel mezzo..saltellare un po’ qua e un po’ là..così non si corre il rischio di fare brutte figure e scontentare qualcuno..
Vestirsi da paraculi neutrali..come la Svizzera..
Et voilà..il gioco è fatto..







[Modificato da ZAK007. 27/05/2014 23:22]
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"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."