Blumare non migliora. Cincischia, pencola, arranca, stenta, claudica in continuazione, senza mai un minimo accenno di progresso.
Statico nelle repliche e stitico nelle battute, il suo è lo sforzo di una ponderata peristalsi il cui prodotto, però, non è proporzionato e proporzionale alla fatica dell’impegno.
Neppure i riferimenti storici della letteratura italiana, con richiami a Giulio Cesare Croce , riescono ad esaltare l’insipida imperfezione stilistica.
Solo la sapida arguzia di Neon avviluppa in una spirale mortale il suo incedere verso l’inutile battuta della quale rimane il solo incomprensibile borbottio dallo stile gutturalmente volgare.
Hasta.
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Il foro di Settecolori
