Un formato non più esistente ma molto importante all'epoca
Molti giovani si chiederanno che cosa è un EXTENDED PLAY.
Si tratta di un formato in voga negli anni '50 e caduto in disuso nei primi anni sessanta a causa del sopravvento del 33 giri (LP).
A partire dagli anni '40, il mercato discografico americano era dominato dai singoli a 78 giri, evolutisi poi nel più maneggevole e robusto 45 giri. Si trattava di un disco che includeva due canzoni, una per lato e che era alla portata di tutte le tasche, specialmente quelle dei giovani i quali erano i maggiori acquirenti musicali.
Con il benessere che entrava sempre di più nelle case americane, il 45 giri stava sempre più stretto e pian piano servì praticamente a lanciare due canzoni importanti di un album che, ancora costoso per l'epoca, aveva una fetta di mercato ancora poco rilevante (si affermò nei primi anni sessanta).
L'exteded play, generalmente due canzoni per lato e della durata massima di 25 minuti totali, era la giusta via di mezzo, una sorta di mini-album; infatti tutte le canzoni, in linea di massima, erano provenienti da un 33 giri appena immesso sul mercato.
L'extended play suonava a 45 giri ed i primi esemplari vennero introdotti nel 1952.
L'ultimo EP di Elvis fu "Easy come, easy go" del 1967 ma erano già alcuni anni che questo glorioso formato aveva ceduto il passo.
Dopo questa doverosa introduzione, passiamo alla discografia americana degli EP.
Siccome sono abbastanza giovane e quindi non li ho "vissuti", mi baso su quello che ho letto e che ricordo.
Ringrazio fin da adesso, quindi, tutti coloro che mi correggeranno ed arricchiranno questo topic che, man mano, andrà anche sul nostro sito.
Iniziamo, dunque, questa nuova "avventura" con...
GLI EP AMERICANI AI RAGGI X !