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Mondiale di F1 2010: Gp della Malesia

Ultimo Aggiornamento: 04/04/2010 17:36
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03/04/2010 13:55
 
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Sepang, la pole è di Webber
Ferrari subito eliminate

L'australiano della Red Bull è il più veloce davanti a Rosberg e Vettel in qualifiche condizionate pesantemente dal maltempo. Alonso e Massa eliminati nella prima fase delle prove ufficiali a causa del diluvio. I piloti della rossa hanno aspettato troppo ad uscire e in gara partiranno rispettivamente 19° e 21°

SEPANG (Malesia), 3 aprile 2010 - Ferrari, che guaio! Nel GP della Malesia di domani Fernando Alonso (19°) e Felipe Massa (21°) domani dovranno partire rispettivamente dalla decima e dalla undicesima fila. Il motivo? La pioggia che è arrivata puntuale a pochi minuti dall’inizio delle qualifiche (in questi giorni tra le 16 e le 18 non è mai mancata, una puntualità pazzesca) e la scarsa lucidità nel cogliere l’attimo. In qualifiche pesantemente condizionate dal maltempo, il miglior tempo è stato di Webber su Rosberg e Vettel. Ottavo Schumacher.


METEO TRADITORE — Mentre infatti tutti gli altri sono usciti alla caccia di un tempo immediato, le rosse hanno aspettato troppo, probabilmente anche fuorviate da previsioni meteo che davano la pioggia in diminuzione. Ma così non è stato e così quando ci hanno provato sono uscite per il loro tentativo ma la pista era irrimediabilmente troppo bagnata. E l’immagine di Alonso più volte in testacoda per cercare il tempo qualificazione è il simbolo della giornataccia del Cavallino.

DELUSIONE — I due ferraristi non hanno nascosto la delusione. “Bisogna evitare errori di questo tipo – ha detto Alonso a caldo - pensavamo che la pioggia fosse finita, ci siamo sbagliati. La gara però è domani e come dimostrato anche in Australia, anche partendo da dietro si possono fare buone cose. Le aspettative restano alte”. Stesso discorso da Massa: “E’ stato un errore di valutazione di tutti noi, ha iniziato a piovere prima delle qualifiche, poi ha smesso e pensavamo che aspettare fosse la giusta decisione. Invece siamo usciti e la pista era troppo allagata. Che dire… Domani sarà una gara interessante per chi è a casa, speriamo anche per noi”.

ANCHE HAMILTON — Un errore di valutazione che domani costringerà anche Lewis Hamilton a scattare proprio nella morsa delle due rosse, precedute dalla Lotus di Jarno Trulli. L’inglese della McLaren, 20°, non è riuscito a fare il tempo ed è l’altro grande deluso della giornata. E con lui il suo compagno di squadra Jenson Button che ha sì passato il taglio ma finendo nella ghiaia all’ultimo tentativo. Macchina ferma e niente seconde qualifiche così partirà 17°.

SUPER WEBBER — La palma di fenomeno della giornata va così a Mark Webber, autore della pole position. L’australiano della Red Bull ha preceduto la Mercedes di Nico Rosberg e il compagno di squadra Sebastian Vettel, a conferma che le Red Bull in qualifica sono sempre le vetture da battere. Quarto tempo per Sutil con la Force India, quinto per Nico Hulkenberg e sesto per Robert Kubica, a lungo nelle prime posizioni. Poi Barrichello e Michael Schumacher. Domani alle 10 il GP.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


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03/04/2010 13:59
 
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La Ferrari non cerca scuse
"Un errore di presunzione"

Alonso dopo il disastro nelle qualifiche del GP di Sepang: "Ci siamo ritrovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ho insistito io con il team perché si aspettasse, ma per domani resto ottimista". Massa: "È stata una scelta collettiva, ma se fossi uscito 30 secondi prima ce l'avrei fatta". Domenicali: "Non dovevamo fidarci del meteo"

SEPANG (Malesia) , 3 aprile 2010 – Traditi dal radar meteo che dava la pioggia in diminuzione. È amarissimo il dopo qualifiche della Ferrari, sprofondata in fondo alla griglia di partenza del GP di Sepang già nel Q1. Per il team di Maranello aspettare qualche minuto era la decisione corretta, vedere la pista che si asciugava e uscire con le gomme giuste per passare in un colpo solo tutti. “Invece ci siamo ritrovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. E per quanto mi riguarda mi assumo il 70% delle colpe, ho insistito io col team perché aspettasse”. Fernando Alonso non accampa scuse. Quando le rosse si sono ritrovate in pista era ormai troppo tardi, la pioggia era aumentata, la pista non avrebbe più consentito miglioramenti, la frittata era stata fatta.

"TUTTO IN SALITA" — Il responsabile del team Stefano Domenicali lo ammette: “È stato un errore di presunzione fidarci del meteo. Col senno di poi è facile dire che avremmo dovuto scendere in pista prima. Un peccato perché ora ci aspetta una gara tutta in salita. In ogni caso non bisogna fasciarsi la testa in anticipo, la gara è domani e, come visto oggi, tutto può ancora accadere, proveremo ad approfittare di ogni occasione dovesse capitarci”. Al Cavallino hanno anche voluto precisare che la decisione di non uscire era stata presa anche dagli altri top team. Non certo per accampare scuse ma per sottolineare come molti dati facessero pensare che fosse una decisione corretta.


"UNA SCELTA DI TUTTI" — Il problema è stato il momento d’uscita: la storia ha detto che Ferrari e McLaren hanno sbagliato più di Red Bull e Mercedes. I piloti fanno buon viso a cattiva sorte. Sanno che devono concentrarsi solo su domani , magari puntando a una clamorosa rimonta. Ha spiegato Massa: “Se fossi uscito 30 secondi prima ce l’avrei fatta, a posteriori dobbiamo ammettere che è stato uno sbaglio. Chi ha deciso? È una scelta collettiva. Però la F10 va bene in ogni condizione e quindi restiamo fiduciosi per domani”. Alonso fa il filosofo: “Se non altro partire dietro toglie ogni pressione. Mi auguro una gara in condizioni di pista bagnata e asciutta per rimescolare un po’ le carte, resto ottimista”.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


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04/04/2010 17:26
 
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Sepang, dominio Red Bull
Massa 7°, Alonso rompe

Nel GP di Malesia trionfa Vettel davanti al compagno Webber e a Rosberg (Mercedes). Le Ferrari rimontano fino alla zona punti, poi Fernando si ritira al penultimo giro per problemi al motore. Felipe in testa a un Mondiale molto equilibrato

SEPANG (Malesia), 4 aprile 2010 – La pioggia non è arrivata, le Red Bull hanno dominato. Quello che molti si aspettavano, una Red Bull vincente senza problemi di affidabilità, si è puntualmente verificato oggi nel GP della Malesia. Dopo i k.o. in Bahrain e Australia, le vetture con licenza austriaca sono state assolute protagoniste della terza gara del Mondiale: vittoria di uno strepitoso Sebastian Vettel davanti a Mark Webber. Niente da fare per Nico Rosberg, terzo con la Mercedes davanti a Kubica, Sutil e Hamilton.


GUAI FERRARI — E’ dunque andata male alle Ferrari: Felipe Massa ha chiuso settimo, Fernando Alonso si è ritirato al penultimo giro per la rottura del motore mentre tentava di passare Button. Una battuta d’arresto rimediabile per il Cavallino. Anche se l’eliminazione in Q1 di ieri fa solo crescere il rimpianto dei punti che si potevano portare a casa oggi. E una rottura di motore (anche alla luce delle sostituzioni precauzionali in Bahrain) non è mai un bel segnale. Parzialissima consolazione è la testa del Mondiale mantenuta, ma con Massa.

LA PARTENZA — Al via è Sebastian Vettel a fare il fenomeno. Con uno scatto da campione il tedesco ha passato in un colpo solo Rosberg e Webber ritrovandosi in testa dopo la prima chicane. Dietro paura per Barrichello rimasto piantato in griglia e sfiorato da tutti. Le Ferrari prudentemente hanno affrontato la prima curva con attenzione ed è stato Massa lestissimo a passare Alonso e altri rivali scegliendo l’interno in fondo al rettilineo. Le rosse si sono ritrovate in lotta con Button e al nono giro l’inglese in rettilineo ha passato lo spagnolo, rimasto parecchio dietro al compagno di squadra brasiliano.

RED BULL SCATENATE — La corsa però si delinea subito: le Red Bull sono irresisitibili. Vettel e Webber giro dopo giro scappano e allungano su Rosberg, Kubica (ancora una volta super al via), Sutil e Hulkenberg. Hamilton, pure lui intruppato, dà spettacolo sorpassando Kobayashi (che si ritirerà dopo poco) e lottando alla grande con il russo Petrov che prima lo risorpassa in fondo al rettilineo, poi costringe l’inglese a una manovra a zig zag per evitare un secondo contrattacco. Hamilton per la manovra si prende un’ammonizione, Petrov si ritirerà poi al 33° giro. Ritiri anche per Schumacher (dado ruota posteriore sinistra) e Glock, oltre a De La Rosa che non è partito già nel giro di allineamento. Poi esce di scena anche il nostro Liuzzi.


META' GARA — Grazie ai ritiri e ai primi pit stop le rosse recuperano un po’ di posizioni: Massa è ottavo e Alonso nono al 17° giro. Ma per le rosse sembra tutto in salita perché le Red Bull sono 30 secondi davanti e autrici di giri veloci in serie. Al 22° e 23° giro rientrano ai box Kubica e Rosberg: i due ripartono proprio davanti alle due rosse, ovviamente ancora con le gomme del via. Momento delicato al 24° giro con Vettel che rientra in pista proprio davanti all’accorrente Hamilton e riesce a stargli davanti. Non va bene a Webber che alla sua sosta ha problemi all’anteriore destra (la pistola del meccanico non esce e perde qualche istante prezioso).

SOSTE FERRARI — Massa è poi rientrato al 26°, una buona chiamata che gli ha consentito di ripartire davanti a Hulkenberg e Alguersuari. Al 31° c’è il rientro di Hamilton che proprio all’uscita box resta davanti a Button per un pelo. Alonso lotta disperatamente per fare buoni giri prima della sua sosta che arriva al 37° giro. Lo spagnolo torna dentro in nona posizione dietro a Massa. Il finale è animato dall’attacco delle Ferrari a Button. Prima è passato Massa al 44° giro. Il brasiliano è poi corso nel tentativo di prendere Hamilton. Alonso ha invece lottato ma non è riuscito a passare l’inglese e in un tentativo finale di sorpasso il motore ha ceduto. Davanti a loro le Red Bull sono volate verso la vittoria indisturbate. Il Mondiale è più equilibrato che mai.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


Fonte: gazzetta
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04/04/2010 17:33
 
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Vettel: "Decisiva la partenza"
Rosberg: "Red Bull imbattibili"

Il tedesco soddisfatto per il primo successo del 2010: "Una volta superati Rosberg e Webber ho dovuto solo gestire". L'australiano: "Ha meritato lui". Il tedesco della Mercedes: "Un risultato incoraggiante, impossibile fare di più"

SEPANG (Malesia), 4 aprile 2010 - La Red Bull rompe il ghiaccio e dopo due gare sfortunate centra la prima doppietta dell’anno con Sebastian Vettel alla sesta vittoria della carriera dopo quella di Monza con la Toro Rosso nel 208 e le 4 della stagione scorsa. Il pilota tedesco ha costruito la vittoria con una partenza lampo come lui stesso ha riconosciuto appena sceso dal podio: "Mi sono reso conto di essere scattato bene, ho subito passato Nico e poi ho messo dietro Mark. Ovviamente ho agito con decisione ma anche cautela come è giusto tra compagni di scuderia. C’è molto rispetto tra noi ma lui stesso si sarebbe comportato allo stesso modo. Una volta davanti si trattava solo di prendere un po’ di vantaggio e di amministrare le gomme. Ma la seconda parte della gara è stata molto lunga, non ho mai smesso di sudare. E anzi ho addirittura sperato nella pioggia. Ma dopo due gare frustranti, questa doppietta è il risultato che ci voleva e rende merito a una macchina che è fantastica". Ora Vettel ha raggiunto Alonso al secondo posto della classifica a due sole lunghezze dal neo leader Felipe Massa.


I BATTUTI — Webber, che era partito in pole, ha riconosciuto di aver perso il GP nelle prime centinaia di metri. "Ho fatto slittare un po’ le gomme, ho cercato di replicare a Vettel ma è andato davvero forte e ha meritato di vincere". Felice per aver regalato il primo podio alla Mercedes, Nico Rosberg: "Anch’io ho sbagliato la partenza e quando mi sono ritrovato dietro sapevo che sarebbe stato difficile tenere il passo delle Red Bull. Ma sicuramente questo podio è un passo incoraggiante per il team: non siamo ancora dove cogliamo essere, ma stiamo lavorando nella giusta direzione".

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
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04/04/2010 17:36
 
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La Ferrari già guarda avanti
"Veloci nonostante i guai"

Alonso resta ottimista anche dopo il difficile GP di Sepang: "È stata dura, tra qualifiche sbagliate e un problema alla frizione. Ma non siamo andati male. Peccato per la rottura del motore, ma per fortuna abbiamo perso solo due punti". E Massa, nuovo leader della classifica piloti: "Dobbiamo lavorare ancora molto sulla macchina, di certo però non è un inizio negativo"

SEPANG (Malesia), 4 aprile 2010 – Niente panico. In casa Ferrari non è certo un giorno di festa ma dopo un difficile GP della Malesia concluso con un settimo posto di Massa e un ritiro di Alonso i piloti guardano avanti con fiducia. Tutta una serie di circostanze sfavorevoli e qualche errore di troppo hanno contribuito a un fine settimana da dimenticare in fretta. Però anche oggi si è visto che la velocità della F10 non è malvagia. Più che altro c’è ora da curare l’affidabilità proprio nel giorno in cui gli avversari diretti, le Red Bull, sembrano aver risolto il problema.

VELOCI NONOSTANTE TUTTO — Ma Alonso è sereno: “Non sono molto preoccupato da loro, sono stati superiori perché noi non eravamo con loro a infastidirli. Se avessimo fatto una qualifica normale con l’asciutto li avremmo certamente messi più in difficoltà, speriamo di farlo in Cina”. Per lo spagnolo anche il guaio al cambio nel giro di allineamento: “Ho guidato tutta la corsa senza frizione. Ogni curva andava in folle e dovevo dare un’accelerata per inserire la marcia, è stata davvero dura guidare così. Però dobbiamo essere orgogliosi di essere stati veloci durante la gara. Se siamo andati così malgrado tutti i problemi penso che potremo vincere nei prossimi GP e essere avanti”. E il motore rotto? “Abbiamo perso un’opportunità ma un ritiro per la rottura di un motore è meglio che accada quando si è in nona posizione che quando si è molto più avanti. Meglio aver perso solo due punti. Investigheremo sul problema”.


MASSA IN TESTA — Anche Massa è tranquillo. E oltretutto è lui in testa al Mondiale adesso: “Essere in testa conta, non abbiamo fatto un lavoro incredibile in questi primi tre GP, ma comunque un buon lavoro. È sempre positivo vedersi in testa ma è vero che ci sono 16 gare davanti a noi, dobbiamo lavorare per migliorare la macchina, renderla più affidabile, c’è tanto da fare. Ma non possiamo dire che l’inizio è negativo”. La Red Bull preoccupa? “Certo, hanno fatto tutte le pole e oggi primo e secondo. Dobbiamo sempre tenere a mente la forza degli altri perché anche gli altri cresceranno. Io comunque sarò lì a lottare fino alla fine. Oggi abbiamo fatto buoni punti, dobbiamo però tenere i piedi per terra, ogni gara sarà una lotta, si dovrà lavorare ogni giorno per migliorare la macchina. Ci sono tante squadre forti, piloti veloci, tutto è ancora aperto”.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


Fonte: gazzetta
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