Colgo lo spunto da questa infelice sentenza per esporre un problema urbanistico sempre più rilevante.
A Spezia siamo invasi dai gabbiani reali, che snobbando la pesca sempre più scarsa si son riversati sulla città a caccia di rifiuti, facendosi sempre più spavaldi e aggressivi.
Ci son stati episodi di aggressioni a piccoli animali come gatti o piccoli cani (e se facessero l'enorme cappella di provarci col mio non esiterei a prendere la mia pistola a gas caricata a piombini, salire sul tetto, e far giustizia sommaria).
Fan razzia di piccioni (troppo spesso ci si dimentica che i gabbiani son predatori), ci son stati un paio di episodi di beccate a persone, ecc.
Al di là alle quattro del mattino, con quegli urli striduli e quasi umanamente disperati (perché le luci artificiali li rincoglioniscono, e stan svegli anche la notte) rompono parecchio i coglioni.
Passiamo ai suddetti piccioni, e ai ratti.
Io trovo che i picconi, con quel loro collare verde smeraldo, son begli animaletti, e che dire dei ratti?
Quando li vedo zampettare obliqui la notte, mi ricordano jack lo squartatore creandomi una gran simpatia.
Detto ciò, interessanti studi su queste bestiole (in particolare i ratti) ci dicono che la loro popolazione è strettamente legata al cibo che trovano, ossia ai rifiuti che lasciamo.
Una gestione più oculata dei nostri rifiuti, auspicabile anche per più importanti motivi, ne limiterebbe notevolmente il numero con tutti i problemi annessi.
Tronando ai gatti dell'articolo, non mi sembra giusto catturarli, avvelenarli, o altro, anzi mi sembrerebbe criminale, ma mi sembra scellerato dargli da mangiare.
Le popolazioni dei vari animali selvatici nelle città van limitati e non incoraggiati.
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