Re: Non lo leggere, per favore.
Blumare369, 10/11/2010 23.50:
Per te sarebbe un grave stress psicologico. Le tue false sicurezze inciamperebbero e cadresti faccia a terra.
A scuola i tuoi studenti, guardandoti, capirebbero che qualcosa di grave ha scosso la tua coscienza.
Sempre ammesso che la tua coscienza plagiata ti consenta di capire i significati al di la dello scritto che la tua ottima cultura ovviamente sa leggere.
Mi aspetto ovviamnte che ora farai calare dall'alto la tua recenzione (pur non avendolo letto, ma conoscendolo per sentito dire)... condita da mortificanti considerazioni sulla mia misera coscienza depravata.
Non ho sicurezze, se non l'unica certa: quella di morire un dì.
Ho letto alcuni libri di Pansa e sto terminando or ora quello da te citato.
Come gia ricordato, la contabilità degli orrori non giova a nessuno, se decontestualizzata dal momento storico a cui si riferisce.
Le atrocità commesse da soggetti estranei alla Resistenza,poi, non inficia minimamente il desiderio di molti italiani di riscattarsi da un giogo oppressore quale era il nazi-fascismo.
Per ritornare al libro mi occorre dire che se il 90% dei partigiani era composto da comunisti indica tre cose:
a - Una forte valenza ideologica;
b - La sofferenza patita durante il ventennio fascista da costoro (ma non solo)
c - l'esperienza maturata durante la guerra di Spagna e il coraggio dimostrato.
Voglio comunque ricordarti che le guerre civili - tutte - hanno connotazioni di radicalità estrema.
Storicamente abbiamo avuto prove ben più gravi, ad esempio, durante
la Rivoluzione Francese, il Risorgimento italiano, la Guerra di Secessione americana, la guerra civile spagnola e via discorrendo, fino ad arrivare ai nostri tempi con l'Afganista e l'Iraq.
Quindi è inutile che tu mi ricordi ciò che non ho certamente voglia di dimenticare...
Devo infine rammentare che senza la Resistenza la guerra si sarebbe prolungata con gravi, ulteriori perdite da parte di tutti.
E che non oso immaginare cosa sarebbe stata una vittoria nazi-fascista per il mondo intero (Auschwitz docet).
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Il foro di Settecolori
