Il cofondatore del gruppo accusa l'ex numero uno di essersi comportato male
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NEW YORK - Il cofondatore della Microsoft, Paul Allen, attacca duramente l'ex numero uno Bill Gates accusandolo di essersi comportato male nei suoi confronti a diverse riprese. E tra i due è rottura, secondo il Wall Street Journal.
Allen, che aveva lasciato la compagnia dopo pochi anni per combattere (con successo) contro il cancro, lo racconta nelle sue memorie in uscita negli Usa il 17 aprile, di cui l'edizione americana di Vanity Fair anticipa online una lunga sintesi.
Una delle grosse prime dispute tra i due ha riguardato la divisione delle quote di quello che sarebbe diventato negli anni uno dei maggiori gruppi informatici mondiali. Dopo un primo accordo tra i due per riconoscere il 60% del gruppo a Gates, il futuro numero uno torna alla carica chiedendo un 64%.
Allen sostiene che molte delle idee di partenza sono sue, e non di Gates. Dopo un momento di sorpresa, Allen accetta le condizioni, per scoprire in seguito che lo stesso Gates ha offerto a Steve Ballmer (l'attuale amministratore delegato), una quota dell'8,75%, più di quanto concordato con l'autore delle memorie. E Allen sostiene di essere stato progressivamente scartato dai due dalla Microsoft, giungendo alla quasi rottura.
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