Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 

Settecolori

Ultimo Aggiornamento: 18/08/2009 23:48
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
22/06/2009 14:34
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Continuando sulla pista dell'insegnamento dialettale,avresti dovuto dirgli:Ma vattinn' a'fanculo!.. [SM=g1652140]

_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 4.020
Sesso: Femminile
22/06/2009 15:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
ZAK007., 22/06/2009 14.34:


Continuando sulla pista dell'insegnamento dialettale,avresti dovuto dirgli:Ma vattinn' a'fanculo!.. [SM=g1652140]





vattinn è siciliano, je song napulitan! jamme bbell [SM=g1652132]
_______________________________________
Il foro di Settecolori
OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
22/06/2009 15:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Vattinn non è siciliano,ma non voglio polemizzare..vabbuò ja!
Allora piccola poesiola del principe..


Si fosse n'auciello, ogne matìna

vurria cantà 'ncoppa 'a fenesta toja:

« Bongiorno, ammore mio, bongiorno, ammore!

E po' vurria zumpà 'ncoppa 'e capille

e chianu chiano, comme a na carezza,

cu stu beccuccio accussì piccerillo,

mme te mangiasse 'e vase a pezzechillo...

si fosse nu canario o nu cardillo.

[SM=g7346]

_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 4.020
Sesso: Femminile
22/06/2009 15:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


una delle mie preferite! [SM=g7443] [SM=g1674185]
_______________________________________
Il foro di Settecolori
OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
22/06/2009 15:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota


Anche delle mie... [SM=g1671901]

_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
24/06/2009 22:52
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

LAURA...

Il temporale estivo mi sorprende mentre sto tornando dalla spesa.
E’ arrivato così all’improvviso che c’è ancora il sole che sta per avviarsi al tramonto.Mi infilo sotto un portone,in attesa che la pioggia cali d’intensità,mentre guardo la gente che si infila velocemente in auto o corre a cercar riparo.
Mi accendo una sigaretta e una ragazza mi raggiunge sotto al portone,coprendosi il capo con dei giornali.
-”Mannaggia!”- gridacchia agitando i capelli scuri -”E’ arrivato tutto in un botto.”-
La sua voce è un fulmine a ciel sereno;ho la netta impressione di averla già sentita prima.Alza la testa sorridendo e quando i suoi occhi incontrano i miei,il suo sguardo sorpreso dev’essere uguale a quello che ho io.
-”Laura!”- dico io incredulo.
-”Mannaggia!Ma sei proprio tu!- dice lei allargando ancor di più il suo sorriso.
E’ quasi identica a come me la ricordavo e all’improvviso ebbi un deja-vù;la fata che avevo disegnato alla riunione di lunedì era lei..Laura.
-”Da quanto tempo non ci si vede!”- mi dice abbracciandomi con forza.
-”Direi almeno da una ventina d’anni,ma non sei cambiata per niente..e non è un banale complimento.Come stai?”-
-”Bene.Dopo la laurea in veterinaria ho avuto un periodaccio,ma da una decina d’anni ho aperto uno studio tutto mio.E tu,cosa mi racconti?”-
-”Io lavoro in una società che si occupa di hardware e software,niente di spettacolare.Sai,visto il tuo amore per gli animali,ho sempre immaginato che avresti fatto qualcosa di simile;veterinaria..la dottoressa Laura.”-
-”Detto così sembra il titolo di una fiction”- risponde lei ridendo -”Ma è il lavoro che ho sempre sognato.Tu,invece..ricordo che ti piaceva tanto disegnare.”-
-”Lo faccio ancora,ma non ho mai pensato di farlo diventare un lavoro.Lo faccio per passione più che altro.”-
Mi rendo conto all’improvviso che il sorriso mi è rimasto impresso sul viso dal momento che l’ho vista.L’avevo pensata qualche volta;lei faceva parte del periodo della mia infanzia,un periodo particolarmente felice.
-”Senti,c’è un bar qua dietro.Ti va di andare a bere qualcosa?”- mi chiede.
-“Certo che sì.”-

Passiamo le due ore seguenti seduti in quel bar.Mi racconta dei suoi sacrifici per aprire il suo studio veterinario e delle soddisfazioni che prova ogni volta che guarisce un animale.
Io l’ascolto affascinato e mi rendo conto di non riuscire a smettere di fissarla.Ha gli stessi occhi vivi e pieni di luce che ricordavo e ogni volta che sorride mi sento leggero come una nuvola.Era parecchio che non mi sentivo così.
Mi chiede della mia passione per il disegno e io,per la prima volta da che mi ricordi,mi lascio andare;le parlo delle emozioni che mi pervadono quando ho i colori in mano,della sensazione di essere in trance quando entro letteralmente nei disegni,del fascino che il Fantasy esercita ancora sui miei lavori,del piacere che provo sfumando i colori e fondendoli nelle tonalità più disparate.
Non mi era mai successo di parlare così tanto della mia passione;solitamente glisso sull’argomento,ma con lei,raccontarmi mi esce del tutto naturale.
Laura mi guarda affascinata e attenta,sorridendomi in maniera complice,come se capisse perfettamente tutto ciò che le sto dicendo,come se riuscisse a percepire la profondità delle mie parole e le condividesse con me.
Più passa il tempo e meno vorrei che questo momento finisse,ma fuori aveva smesso di piovere e si era fatto piuttosto tardi.
-”Senti,io adesso devo passare da un fornitore per dei medicinali”- dice lei frugando nella borsa -”Ma domani sera devi passare assolutamente dal mio studio..ti lascio l’indirizzo.”-
Mi porge il suo biglietto da visita e io ricambio lasciandole il mio.
-”Adesso che ci siamo incontrati di nuovo non ho nessuna intenzione di vederti sparire per altri vent‘anni.”- continuò poi.
Io avevo pensato esattamente la stessa cosa con le medesime parole.
Ci alziamo per abbracciarci e scambiarci un bacio veloce sulle guance.
-”Domani verrò sicuramente..e comunque..è stato bello rivederti,Laura.”- le dico.
-”E’ vero..anche per me.Ci vediamo domani.”-
Usciamo dal locale e la guardo andare via.Si volta un paio di volte a salutarmi con la mano.
Resto fermo lì per un paio di minuti,come imbambolato.Mi sento come se mi fossi appena risvegliato da un bellissimo sogno.
In quegli ultimi giorni,mi era capitato spesso che i ricordi facessero capolino nel presente,ma di tutti quei frammenti del passato..sicuramente Laura era il più inaspettato e piacevole.
Mi incammino verso casa,con quel sorriso che non si è mai spento in tutto il pomeriggio.




_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
27/06/2009 20:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Penna dritta e Settecolori crescevano loro malgrado, ma a questo non facevano molto casa. Notavano invece la classe che cresce intorno a loro. Notavano i bambini che diventavano ragazzini passando da caratteri naturali nella loro moltitudine a caratteri costruiti imprigionati in stereotipi. Questo i due marpioncelli lo capivano bene, e ne ridevano di gusto. I disegni di Penna Dritta diventarono satirici, e non veniva graziato nessuno: compagni, professori, personaggi dei fumetti, e tutto ciò che era in quel piccolo mondo finiva in quelle minuscole vignette. I disegni di Settecolori invece continuavano ad essere visi e panorami, sempre fatti con la matita sdraiata; quelle grandi tracce a formare delle figure che sembravan spazzate dal vento. Ci fu un momento però, che i loro disegni vertirono al medesimo soggetto: Cinzia. Com’era bella Cinzia, ed era anche tante altre cose che non sapevano dire. Cinzia non c’era in prima, non c’era in seconda, ma era apparsa in terza, o meglio c’era in prima, c’era anche in seconda, ma quando tornò dalle vacanze estive in terza era un’altra cosa. Non era tanto il fisico, che pure era diverso, ma la maniera di porsi. Non erano più capaci di risponderle come ad un pari, ad uno di loro. La iniziarono a disegnare a nastro, con i rispettivi stili. Giravano una tale quantità di ritratti della ragazza in classe che finirono anche nelle mani dell’interessata; ne fu lusingata, un giorno entrò in classe, si parò dinanzi al loro banco e li ringraziò dicendogli che erano molto belli entrambi i disegni, (disse così probabilmente riferendosi ai due stili, ma di disegni ne circolavano a decine!) loro rimasero lì a guardarla muti come babbei di tredici anni quali erano. Da quel giorno continuarono a disegnarla, ma molto più discretamente. I loro disegni non uscirono più dalle loro cartelle.
Passarono i mesi, e la ragazzina si fidanzò con un ragazzino di un’altra classe di quelli che uno si immagina con la più carina della propria di classe. La cosa andò proprio così e tornò anche ai due che la vivevano come un qualcosa di naturale al pari del Sole che sorge al mattino, o che tramonta alla sera. Continuarono a disegnarla. In fondo si accontentavano di quello, non cercavano Cinzia, cercavano la sua essenza.
Un giorno quel ragazzino in odor di carriera politica, che di trame non era mai stanco, rubò i disegni dalle loro cartelle e li portò al fidanzatino, fu così che Settecolori e Penna dritta un pomeriggio di due giorni dopo si trovarono circondati da cinque tipetti con fare da duri capeggiati dal ragazzino dall’onore offeso. L’agguato era stato teso nel cortile della scuola peraltro adorno in più punti delle opere dei nostri eroi. I due se ne stavano attorniati dai sette sgherri ascoltando le richieste dettate dall’offeso, il ragazzetto dal futuro politico spiava nell’ombra. I due giovani disegnatori non mollarono e la cosa assunse un tono di sfida. Iniziarono gli spintoni e la cosa andava verso una classico zuffa da cortile quando arrivò dal nulla (o forse dall’atrio della scuola) Cinzia, che si piazzò in mezzo, tutti si fermarono. Lei si girò verso l’amico –Mi avevi detto che non li avresti cerati!- poi verso Settecolori e Penna Dritta –Non mi dovete più disegnare-. Nessuno rispose ma c’era il sapore del tacito assenso, poi i due fidanzatini si appartarono parlando fittamente, tutti gli altri presero la via di casa. Settecolori e Penna dritta fecero un pezzo di strada insieme agli altri cinque, e arrivati in piazzetta ognuno prese per la sua strada. I due amici passarono dalle rispettive case a prendere i disegni di Cinzia. Li portarono in un posto sperso in un nulla di cemento, e tirarono fuori un accendino rubato dalle tasche del papà di Penna dritta. Ammucchiarono tutta quella carta e diedero fuoco. Nei disegni di Settecolori il viso di Cinzia spazzato dal vento avvampava nelle fiamme. Fu il primo momento rock nella vita dei due ragazzini. Presero per casa che il mucchietto non fumava più. Non parlarono per tutto il tragitto, l’assolo di una chitarra elettrica gli suonava nella testa.
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 3.178
Città: LIVORNO
Età: 62
Sesso: Femminile
28/06/2009 10:07
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Son proprio curiosa di leggere come va a finire.... ormai Settecolori mi è entrato nel cuore
OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
02/07/2009 22:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

OCCHI DOLCI

Mente mi reco verso lo studio veterinario di Laura,continuo a pensare che non vedo l’ora di rivederla.Non l’ho pensata spessissimo negli ultimi vent’anni,ma nelle ultime ore non riesco a dimenticarla.
Incontrarla era stata una delle cose più belle e inattese che mai avrei sperato mi capitasse;ripensavo al suo “mannaggia”,quell’intercalare che aveva sempre avuto anche da ragazzina e che mi dava quella sensazione di salto nel passato che tanto mi faceva tornare indietro nel tempo.
E ovviamente pensavo a lei…ai suoi occhi e al suo sorriso,che tanto mi affascinavano da bambino e che erano tornati adesso,sconvolgenti e bellissimi come allora.
Quando arrivo allo studio,in sala d’attesa ci sono almeno cinque o sei clienti che aspettano;tre cani,due gatti e un pelosissimo porcellino d’India dall’aria scazzata.
A quanto pare ha una clientela numerosa,ma la cosa non mi sorprende..è sempre stata un’amante degli animali.
La porta della sala visita si apre e ne esce un tizio con in braccio un furetto.
Non è tanto l’animale inconsueto che mi colpisce,quanto la fatidica somiglianza tra lui e il suo proprietario;entrambi hanno il muso allungato e lo sguardo furbo..la somiglianza mi fa sorridere.
-”Mi raccomando”- dice la voce di Laura dall’interno della stanza -”Due Euromidol..una al mattino e una alla sera.”
Poi i suoi capelli scuri e il suo sorriso fanno capolino dallo stipite della porta per vedere chi è il prossimo e mi vede.
-”Ma ciaaaaaoooo!”- mi dice -”Sei venuto!Son contenta!Vieni dentro..e venga anche lei signora,Pizzi..diamo un occhiata a Smarty.”-
Entro,seguito dalla signora Pizzi e da Smarty,un bellissimo soriano dal pelo scuro e lucido.
-”Siediti pure,arrivo subito”- mi dice prendendo il gatto e appoggiandolo delicatamente sul tavolo -”Controlliamo il piccolo Smarty e sono subito da te.”
La guardo mentre lo tasta lungo la colonna vertebrale con tocchi leggeri e attenti.
Dai discorsi che seguono tra lei e la padrona del micio,capisco che il povero felino ha avuto un bruttissimo incidente;investito da un auto con conseguente rottura della colonna in due punti.
L’ha operato lei..e incredibilmente quel gatto non solo si è salvato,ma cammina quasi normalmente e ha ottime probabilità di riacquistare una normale mobilità totale.
Mentre la osservo,totalmente affascinato dalla sua tenerezza verso la bestiola,mi viene istintivo tirare fuori dalle tasche le mie matite e il piccolo blocco degli appunti.
Tratteggio velocemente il suo splendido sorriso di pura gioia e i suoi occhi..sono dolcissimi,pieni di vita..fanno trasparire tutto l’amore e l’impegno che mette nel suo lavoro e ti lasciano incantato.
Mentre la sua assistente prescrive i medicinali alla padrona di Smarty,Laura ne approfitta per avvicinarsi a fare due chiacchiere con me.
-”Sai”- mi sussurra sedendomi accanto -”Nessuno avrebbe scommesso sulla guarigione di Smarty.Ho utilizzato una nuova tecnica sperimentata da un collega e alla fine sono riuscita a ricostruire e a saldare le vertebre.Non hai idea della felicità e della soddisfazione che ho provato quando ho visto che lentamente riprendeva a camminare.”-
-”Si vede molto chiaramente.”- le rispondo -”Sei davvero straordinaria.”-
-”Oh,non esageriamo.Ho avuto la forza di non arrendermi di fronte a un incidente che solitamente è irreparabile..e poi,ho avuto anche un po’ di fortuna.Ma..stai disegnando?”-
Le mostro con un po’ di imbarazzo il ritratto che ho appena finito di sfumare.
-”E’ bellissimo”- sussurra mentre i suoi occhi si fanno ancora più luminosi -”Ricordo che era già dotato da ragazzino,ma vedo che quella dote è fiorita.Posso tenerlo?”-
-”Ma certo”- rispondo sperando di non sembrare troppo compiaciuto -”A che ora chiudi?”-
-”Tra una mezz’ora,se tutto va bene.Senti,ti va di venire a cena a casa mia la prossima settimana?Mannaggia!Ti inviterei stasera,ma purtroppo ho un impegno di lavoro.”-
-”Ci vengo molto volentieri,Laura.”-
-”Molto bene.Mi fai felice.Resti ancora un po’ con me?Sempre se ti va o non hai da fare..”
Resto con lei fino alla chiusura e continuo a guardarla mentre lavora.Non si ferma mai,non sembra mai stanca e quell’adorabile sorriso non scompare mai dal suo viso.
Alla chiusura restiamo ancora un po’ a chiacchierare del suo lavoro,poi ci salutiamo baciandoci sulle guancie e abbracciandoci calorosamente.Ci mettiamo d’accordo per la cena a casa sua e poi si allontana continuando a sorridere come andasse ad una festa e non ad un altro impegno di lavoro.
Mentre torno a casa mi sento leggero e sereno..mi sembra quasi di camminare sulle nuvole.
Continuo a pensare ai dolci occhi di Laura e non posso fare a meno di rendermi conto che,nel corso di questi anni,mi sono mancati davvero tanto.
Mi sento felice di averli ritrovati..quegli occhi così dolci..

_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
05/07/2009 11:39
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

I genitori lo guardavano allibiti, i professori non nascondevano l’imbarazzo, solo Penna dritta, l’unico che avrebbe avuto motivo di risentirsi, mostrava comprensione. Settecolori non voleva andare all’artistico. Il suo amico Penna dritta ci sarebbe andato senza di lui.Da giorni si susseguivano incontri tra genitori e insegnanti per stabilire l’opportunità di dar seguito a quel che credevano fosse il volere del ragazzo. Erano tutti titubanti per via dei pregiudizi che accompagnano il liceo artistico, si dicevano che Settecolori era portato anche per altre materie, che aveva una mente scientifica e matematica, che sarebbe stato limitativo per lui coltivare solo quella sua attitudine, ma sapevano (pensavano) tutti di fargli un torto a non assecondare quel che era stata la sua propensione fin da quando aveva tenuto in mano una matita. Il papà si ricordava ancora quando voleva insegnargli i rudimenti della scrittura e quel piccolino continuava a disegnare.
Tutti pensavano insomma di far contento Settecolori nel mandarlo all’artistico, davano per scontato che volesse andare là, del resto ci andava anche il suo amico Penna dritta. Settecolori rimase inflessibile. A lui non interessava dipingere L’ultima cena o scolpire La pietà. Lui non si sentiva ne Leonardo ne Michelangelo, e fu sollevato quando finalmente uscirono dalla scuola per tornare a casa. Non era stato facile affrontare tutti quegli sguardi increduli di adulti, ma l’aveva spuntata lui. Sarebbe andato alle scuole professionali.
Passò l’estate tra nuotate e giochi con la palla che coinvolgevano tutta la spiaggia (leggermente in disaccordo), ma quando Settecolori il primo giorno di scuola varco la porta della sua classe e vide due ragazzini che si fronteggiavano a colpi di scherma con i compassi, altri cinque intenti in un gioco da banco di scuola, uno imbronciato seduto da solo in un angolo, e altri tre che tentavano di trovare nuovi usi per la lavagna, capì di aver fatto la scelta giusta!
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 579
Sesso: Femminile
05/07/2009 17:47
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Questi sono quei classici racconti in cui vorresti arrivare presto alla fine per sapere com'è,ma allo stesso tempo non vorresti che arrivasse mai per non dover mai chiudere quel libro [SM=g1655426]
OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
05/07/2009 18:12
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re:
(F@bry), 05/07/2009 17.47:

Questi sono quei classici racconti in cui vorresti arrivare presto alla fine per sapere com'è,ma allo stesso tempo non vorresti che arrivasse mai per non dover mai chiudere quel libro [SM=g1655426]




Cari lettori (Fàbry e zia Merine) vi ringrazio di cuore per gli immeritati apprezzamenti, ma vi voglio mettere in guardia sulla fine della storia. Forse voi ci fate carico di una fiducia che non meritiamo, e pensate che la storia sia stata costruita a tavolino mentre noi, da scellerati quali siamo (perlomeno io), siamo andati a braccio e ancora adesso non sappiamo come finirà.
Per quanto mi riguarda questa è una costante, perchè nei miei racconti i personaggi prendono di mano, e alla fine fanno sempre quel che cazzo gli pare. Son fatti così, non ho colpa io!
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 3.178
Città: LIVORNO
Età: 62
Sesso: Femminile
05/07/2009 18:17
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Re: Re:
Mr Weiss, 05/07/2009 18.12:




Cari lettori (Fàbry e zia Merine) vi ringrazio di cuore per gli immeritati apprezzamenti, ma vi voglio mettere in guardia sulla fine della storia. Forse voi ci fate carico di una fiducia che non meritiamo, e pensate che la storia sia stata costruita a tavolino mentre noi, da scellerati quali siamo (perlomeno io), siamo andati a braccio e ancora adesso non sappiamo come finirà.
Per quanto mi riguarda questa è una costante, perchè nei miei racconti i personaggi prendono di mano, e alla fine fanno sempre quel che cazzo gli pare. Son fatti così, non ho colpa io!




Che sia questo il motivo per cui ci piace [SM=g1697715]

troppo spesso, leggendo un libro, si sa già come andrà a finire.
OFFLINE
Post: 579
Sesso: Femminile
05/07/2009 18:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Ha ragione meri,alla fin fine non ci aspettiamo una fine ma sempre un seguito [SM=g1655426]


OFFLINE
Post: 1.885
Città: MILANO
Età: 49
Sesso: Maschile
09/07/2009 23:21
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

RICORDI DI RITORNO..

Mi risvegliavo da una nottata piena di sogni.
Non me li ricordavo,per la maggior parte,ma ciò che rimaneva aveva un sapore dolciastro..come quello che si sente quando i sogni sono stati piacevoli.
Lo squillo del cellulare (quello aziendale) mi aveva strappato alle braccia di Morfeo.Lo prendo e guardo il numero sul display:non lo conosco.Più che probabile che si tratti di un cliente.
-”Pronto.”- rispondo cercando di trovare un tono sveglio e arzillo.
-”Ehm..pronto..mi scusi se la disturbo.”
E’ una voce titubante che parla dall’altro capo del telefono.Ha un tono familiare,ma al momento non riesco a capire di chi si tratti.Forse qualcuno a cui ho piazzato uno scanner o una scheda grafica?
-”Nessun disturbo,mi dica.”- dico io assumendo il tono professionale più realistico possibile.
-”E’ che lei ha venduto una stampante laser a mio cugino circa un mese fa e io..ecco..ho visto il suo nome sul biglietto da visita e..”-
-”E..?..Dica pure.C’è qualche problema?”-
Comincio ad innervosirmi.Un po’ è la sua voce titubante..un po’ è la possibilità che sia sorto un problema con il materiale che ho piazzato.Eppure quella voce..il tono..
-”No,nessun problema.La stampante è ottima.”- dice lui -”E’ che quando ho visto il suo nome..”-
-”Mi scusi..ma lei è..?”-
-”Mi chiamo Luca Boschi.”-
-”Mi perdoni,ma al momento non..”-
-”Penna dritta..alle medie..non so se ti ricordi di me.”-
Per cinque lunghissimi secondi non dico niente.
Luca..Penna dritta..in quei pochi secondi mi scorrono in testa tre anni di adolescenza e altrettanti di avventure di ragazzino.
-”Cazzo!Luca..Penna dritta!”- sbotto io perdendo tutto il mio atteggiamento professionale -”Certo che mi ricordo di te!Come stai?E’ una vita che non ci si vede!”-
-”Tutto bene..e davvero è una vita che non ci si vede.Quando ho letto il tuo nome sul biglietto,mi è venuta una gran voglia di sentirti.Spero di non averti disturbato.“
_”Ma,No..figurati.Anche a me fa piacere.”-
-“Senti..ora sono un po’ di fretta;ti ho chiamato solo per avere la certezza che fossi davvero tu.Comunque,io abito in via Biancospino al 31,sul Lungarno dei pioppi..ti va di venire una sera a cena da me?Così magari si fa due chiacchiere e due risate ricordando i vecchi tempi.”-
-”Certo che sì.Un salto ce lo faccio volentieri.Facciamo sabato?”-
-”Okay..vada per sabato.Ti aspetto per le 19.00.”

Il sabato seguente,mentre percorro in auto il Lungarno dei Pioppi,continuo a pensare che quest’ultimo periodo ha qualcosa di incredibile.Come casualità hanno cominciato a tornare nel presente pezzi del mio passato.E’ come se all’improvviso ieri e oggi si fondessero.
L’arcobaleno di Morgana..Laura..e adesso Luca..Penna dritta..
Quando arrivo a casa sua,mi accoglie con un abbraccio che ricambio con convinzione.
Ha i capelli lunghi fino alle spalle e un colorito piuttosto abbronzato,ma i suoi lineamenti non sono molto diversi da quelli che ricordavo.
-”E’ bello rivederti..Settecolori.”- mi dice.
-”Anche per me..Penna Dritta.”- gli rispondo io.
Scoppiamo a ridere come due ragazzini complici di una battuta che solo noi possiamo capire.
Mi mostra la casa e resto sorpreso dalla enorme quantità di statuette,tappeti,libri,fotografie di ogni angolo del globo appese un po’ dovunque.Il suo appartamento non è sconfinato,ma non c’è un solo angolo che non sia occupato da qualcosa.
-Cazzarola,Luca..ma dove hai preso tutte queste cose?Antiquario o ricettatore?”- gli chiedo ridendo,affascinato dalla sua collezione.
-”Nessuno dei due”- risponde lui -”Sono fotografo freelance..ho visitato praticamente quasi ogni angolo del pianeta..mi mancano solo l’Artide e l’Antartide per fare bingo.”-
Ci sedemmo a tavola per cenare.
Cena a base di pesce;tagliolini allo scoglio,gamberoni reali al vapore,fritto misto e insalata rucola e mais..il tutto accompagnato da un paio di bottiglie di buon vino.
Parliamo del presente,degli ultimi anni e di cosa abbiamo combinato.
Lui ha davvero visitato ogni angolo del globo,tanto che ci sta scrivendo pure un libro per raccontare le sue vicissitudini da fotografo indipendente.
India,Afghanistan,Cina,Pakistan..Islanda,Portogallo,Brasile,Cuba..Libano,Israele,Egitto..è saltato in ogni luogo come una cavalletta ed è un vero piacere ascoltare i suoi racconti.
Chiunque proverebbe punte di invidia nel pensare a tutto ciò che ha potuto vedere e sperimentare,ma io provo solo un gran senso di fascino.
Al termine della cena ci rilassiamo in salotto.Mentre io mi accascio sul divano,in stile sazio e contento di essere lì,lui prende una scatoletta e,sedutosi a sua volta,ne estrae cartine,filtri e una busta trasparente dal contenuto evidente.
-”Faccio una canna..ti va?”- mi dice con l’occhio sornione.
-”Perché no?”- rispondo io più sornione di lui -”Metto un sottofondo musicale.Dove mi reco per trovare note decenti?”-
-”A sinistra dell’impianto hi-fi..il mobiletto di legno.”-
Trovato il mobiletto,scopro la miniera;c’è di tutto,ma soprattutto robe ottime degli anni ‘70.
Led Zeppelin,Jimi Hendrix,Doors,Ten Years After,Genesis,Janis Joplin..e il mio tuffo nel passato si fa sempre più concreto e percepibile.
Scelgo un classico:”Made in Japan” dei Deep Purple e torno a svaccarmi sul divano,mentre Luca prepara la sua sigaretta farcita.
-”Tu disegni ancora?”- mi chiede preparando la mistura.
-”Sì,la passione mi è rimasta..e tu?”-
-”Molto raramente.Ho sostituito la carta con la pellicola fotografica e la matita con la digitale..sarà che col tempo sono diventato pigro.”-
Sorride mentre con abilità rolla e chiude uno snello spinello.Io pensavo che era stato un mutamento naturale,il suo.Aveva sempre avuto un’attrazione al particolare,aiutata da una discreta tecnica,quindi era normale che fosse passato alla fotografia.
-”Ti ricordi di Cinzia?”- fa lui sbuffando una nuvola di fumo.
-”Cinzia..certo che me la ricordo.”-
-”Aveva un viso particolarissimo..ti ricordi quando abbiamo bruciato i suoi ritratti?”-
-”Merda..sì..me lo ricordo bene.”-
-”Beh,quando ho traslocato dalla vecchia casa,in soffitta ho trovato una sorpresa..”- dice con un sorriso maligno e furbesco. -”Dentro a una vecchia cartelletta c‘erano due scampati al rogo di quel pomeriggio.Non ricordavo di averli lasciati la dentro.”-
Si alza per andare a prendere un grosso libro,mentre io ancora resto incredulo a quella postuma rivelazione.
Torna,appoggiando sul tavolino i due vecchi fogli di F4 che ritraevano Cinzia,mentre Ian Gillan intona la parte finale di “Highway Star”.
-”Uno è mio”- dice con il sorriso di un bimbo che ha appena rivelato la marachella -”L’altro è tuo.”-
Osservo i due fogli;uno ritrae Cinzia con l’inconfondibile stile di Luca-Penna Dritta,molto tecnico e ricercato..l’altro è una rappresentazione più essenziale,ma non meno espressiva..la mia.
-”Mi farebbe piacere se tenessi il tuo”- stava dicendo Luca -”Ho sempre sperato che un giorno avrei potuto restituirtelo.”-
-”Cinzia…chissà che fine avrà fatto”- dico io continuando a fissare il modo grezzo ma efficace con cui entrambi avevamo catturato l’essenza del suo sguardo.
“E’ capo infermiera all‘ospedale S. Giovanni di Dio”- mi risponde lui passandomi la canna -”L’ho incontrata per caso sei mesi fa accompagnando un parente.”-
La capo infermiera Cinzia;sorrido immaginandomela in quella veste,ma forse per effetto del vino o dell’erba,le immagini diventano un po’ spinte.
-”Ti ricordi quando ci eravamo messi a disegnare l’isola sul muro delle Poste?”- chiesi io sdraiandomi sullo schienale del divano.
-”Quando sono arrivati i caramba?”-
Scoppiammo a ridere ripensando a quella scena;due ragazzini con i cinturoni,armati di pericolosissime matite colorate,colti nel bel mezzo del reato dal lungo braccio della legge.
-”Se ripenso alla faccia del Maresciallo Altieri quando ha visto il disegno sul muro,scoppio.”- dice lui non riuscendo a trattenersi.
-”E la faccia dei due idioti che ci hanno portato in caserma?”-
Le nostre risate di gusto,si mescolano all’assolo di Richie Blackmore che si diffonde nell’aria.
Mi sembra di avere davvero un piede nel passato e mi sento felice di essere lì con Luca.
-”Dio”- fa lui -”E’ davvero bello rivedersi dopo tanto tempo..”-
-”Concordo..completiamo l’opera di questo ritorno al passato?”-
-”Cioè?”-
-”Disegniamo.”-
Sorride lanciandomi uno sguardo complice,tipo il gatto con la volpe,poi si alza e va a prendere un album di fogli e una vecchia scatola polverosa.
-”Le mie matite le tengo nello scrigno.”- dice appoggiandola sul tavolino.
-”Io invece le tengo qui.”- dico io estraendo dalla tasca la mia scatoletta.
-”Non ci credo!Le porti sempre dietro!Come allora!”-
Ridiamo di nuovo e di nuovo ci scambiamo sguardi di intesa,come vent’anni prima.Tutto è cambiato..Nulla sembra cambiato.

Passiamo il resto della nottata a disegnare;usa la stessa tecnica di quando eravamo ragazzini.Parliamo degli anni in cui non ci siamo visti,ma torniamo spesso a ricordare il passato.Ridiamo come allora.
E’ come se ridessimo colore a foto sbiadite dal tempo,donando loro una nuova vita e facendone emergere i sapori e le emozioni di un vissuto che ci è restato dentro.
Vivo la nottata con Penna Dritta con lo stesso spirito con cui sto vivendo gli ultimi mesi.
Ricordi di ritorno..come un bambino che tende la mano a un adulto per ricongiungersi con lui..come frammenti di un puzzle che si ricompongono..
Ricordi di ritorno..Tutto è cambiato..Nulla sembra cambiato..



_______________________________________
"Vivo tra lo Stato Sovrano della Realtà e la Repubblica Popolare del Sogno..."



OFFLINE
Post: 579
Sesso: Femminile
09/07/2009 23:41
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

zak,bravissimo [SM=g1655426]
OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
18/07/2009 17:28
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

La vita di Settecolori procedeva tra voti sufficienti a scuola, amici che usavano i banchi come scivoli giù per le scale dell’istituto, e discegni. Settecolori cresceva, la sua vita cambiava, ma quelle matite le aveva sempre in tasca. Il suo tema preferito ora era la classe in tumulto, che era già tumultuosa dal vero, ma nelle raffigurazioni lo era molto di più. Settecolori era diventato se possibile anche più socievole, ma nello stesso tempo più taciturno. Questo atteggiamento lo faceva apparire ai compagni con un piglio da duro, ma la realtà era che lui elaborava costantemente le immagini della classe per trasporla su carta.
Era anche attraversato da immagini virulente: lui che dava fuoco alla scuola, lui che inondava la palestra, lui che faceva esplodere il comune. Tutte queste cose le disegnava. Era convinto che servisse ad esorcizzarle, del resto lui non voleva davvero far tutto ciò realmente.
Un giorno a scuola una professoressa che a Settecolori era sempre stata antipatica, gli si rivolse in una maniera che gli parve sgarbata. Lui se ne andò a casa, la disegnò sanguinante con due matite impiantate nelle tempie, e tutto il livore accumulato gli scivolò via in una risata mentre rimirava il suo ‘capolavoro’.
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 6.531
Città: LA SPEZIA
Età: 106
Sesso: Maschile
18/07/2009 17:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Scusate se vi ho fatto aspettare. In futuro mi sforzerò di essere più celere (ma senzascudo di plastica, casco, e manganello..). [SM=g1686168]
_______________________________________
Il foro di Settecolori

OFFLINE
Post: 579
Sesso: Femminile
18/07/2009 18:29
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

[SM=g1652140] Non me lo farai mica diventare horror questo racconto? [SM=g1655423]
OFFLINE
Post: 3.178
Città: LIVORNO
Età: 62
Sesso: Femminile
18/07/2009 18:40
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com